giovedì, Marzo 28, 2024

Ragazzo rischia di annegare: salvato dal cane bagnino

Momenti di paura a Fregene dove un 12enne è stato salvato dall’intervento

dell’assistente bagnanti Deborah Cappelletti e del suo cane Axel

L’unità cinofila presta abitualmente servizio presso lo stabilimento balneare del Ministero della Difesa

 

FIUMICINO – Ha rischiato di annegare per un crampo al polpaccio. E’ quello che è successo intorno alle ore 11.45 di martedì 21 luglio a Fregene, presso lo stabilimento balneare del Ministero della Difesa, dove un bambino di 12 anni è stato tratto in salvo dal pronto intervento dell’assistente bagnanti Deborah Cappelletti e del suo cane da salvataggio Axel, entrambi con il brevetto della Federazione Italiana Nuoto – Salvamento .L’immediato intervento dell’unità cinofila insieme al soccorritore ha permesso il recupero del bambino, che è stato riportato velocemente in spiaggia con le appropriate tecniche di approccio e recupero. L’unità cinofila della Fin-Salvamento Deborah Cappelletti-Axel fornisce abitualmente il servizio di assistenza bagnanti proprio presso lo stabilimento del Ministero della Difesa di Fregene. Il salvamento in Italia nasce ufficialmente il 28 Settembre del 1899, nel Palazzo Comunale di Ancona, con lo scopo di divulgare, con la pratica del nuoto, l’addestramento al salvataggio e al pronto soccorso. Nel 1936 la Società Italiana di Salvamento confluisce nella Federazione Italiana Nuoto, divenendone un’apposita sezione: il Nuoto per Salvamento, appunto. Da questa sinergia sono derivati risultati insperati, soprattutto sul piano sociale, al punto che le autorità di governo, nel 1960, ne hanno riconosciuto ufficialmente il brevetto di Assistente Bagnanti quale titolo valido a disimpegnare l’attività di assistente bagnanti. L’attività – in sintonia con una costante ricerca di alta e specifica professionalità ed in linea con le mutate realtà sociali del Paese, sempre più finalizzate alla tutela dell’Ambiente e verso la Protezione Civile – si è ulteriormente attivata con un enorme impegno di risorse, nella realizzazione di centri federali di alta specializzazione per il soccorso e la sopravvivenza lacuale, in mare, fluviale e in caso di alluvioni; per garantire l’assistenza in elisoccorso, con specifici progetti e programmi di pubblica utilità e con l’adeguamento di strumenti e mezzi al servizio degli operatori, tra i quali l’utilizzo delle moto d’acqua e dei cani per il salvataggio, che hanno rivoluzionato le operazioni di soccorso accelerando e perfezionando i tempi di intervento.

Redazione
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