giovedì, Marzo 28, 2024

Coronavirus, parla l’infettivolo Massimo Galli: “I ritardi dei controlli a Malpensa? Confronto impietoso con quelli a Fiumicino”

“No comment, ma il confronto con Fiumicino è impietoso”. Sono le parole dell’infettivologo Massimo Galli. Il primario dell’ospedale Sacco di Milano liquida seccamente la domanda sulla situazione dei test all’aeroporto di Malpensa per chi rientra da Spagna, Grecia, Malta, su come è stata gestita la questione, i ritardi e le difficoltà incontrate dai viaggiatori di ritorno dai Paesi a rischio. “Non c’è altro da dire”, chiosa. Il confronto con Fiumicino, l’aeroporto romano che ha allestito aree dedicate, “è impietoso”, ripete. Critiche alla Regione Lombardia sulle difficoltà nei controlli allo scalo milanese sono arrivate anche dal M5S: “Ancora una volta Regione Lombardia parrebbe impreparata nella gestione dell’emergenza Covid e nel recepire le direttive del ministero della Salute. Com’è possibile che a Malpensa non siano state preparate le postazioni di screening per gli arrivi dai Paesi a rischio? Perché le Ats sono chiuse e i cittadini non sanno dove sbattere la testa? Sembra un film già visto: il Ministero manda le circolari e le ordinanze e le Regioni, che hanno le strutture adeguate e il dovere di agire per la tutela della salute, dovrebbero adoperarsi per l’accoglienza dei propri cittadini, eppure, anche questa volta qualcosa non funziona”, scrive in una nota Massimo De Rosa, capogruppo M5S Lombardia. “A Malpensa e Orio al Serio – prosegue De Rosa – non viene fatto alcun screening e stiamo parlando degli aeroporti più importanti d’Italia. La Grecia ha attivato i controlli anche agli arrivi e la grande eccellenza lombarda non ha ancora attivato nulla. Anche a Fiumicino i controlli sono già attivi, mentre qui pare si dovrà attendere fino a metà settimana”. Quindi conclude: “I lavoratori che tornano dai paesi a rischio come faranno? Dove fanno i tamponi? In quanto tempo assicuriamo il risultato? In realtà il problema è ancora più profondo: si chiede autonomia e poi non si è in grado di gestire quella che si ha, si sono sottovalutati i rischi del Covid così come da indicazioni del Capitano del Papete che non voleva la proroga dello stato di emergenza”.
Redazione
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