venerdì, Aprile 19, 2024

Usa, la promessa di Joe Biden: “A novembre finirà il periodo delle tenebre di Trump”

Joe Biden promette all’America di farla uscire dalla “stagione buia, di rabbia e divisione” in cui l’ha fatta precipitare Donald Trump, suscitando invece “il meglio” che ha da offrire a tutti. Nel discorso con cui la notte scorsa ha accettato la nomination alla Casa Bianca e chiuso la convention democratica, l’ex vice presidente si è presentato come il candidato che potrà riunire il Paese e guidarlo fuori dall’epidemia di Covid, dalla crisi economica e dalle tensioni razziali. “L’attuale presidente ha suscitato la rabbia americana per troppo tempo, troppa rabbia, troppa divisione – ha detto -, vi prometto che se mi affiderete la presidenza, susciterò il meglio da voi non il peggio. Guiderò nella luce, non nelle tenebre. E’ arrivato il momento per noi, come popolo, riunirci. E non sbagliatevi, noi possiamo superare e supereremo questa stagione buia in America. Noi sceglieremo – ha concluso – la speranza sulla paura, i fatti sulla finzione, la giustizia sul privilegio”. “Per quanto io sia il candidato democratico – ha detto ancora con un forte messaggio bipartisan – io sarò il presidente degli americani. Lavorerò per quelli che mi sostengono, e con lo stesso impegno per quelli che non mi sostengono, questo è il lavoro del presidente, rappresentarci tutti, non solo la propria base o il proprio partito”. Poi l’accusa a Trump, ‘reo’ di “non avere dopo tutto questo tempo un piano” contro il Covid 19; “Il presidente continua a dirci che il virus scomparirà, continua ad aspettare il miracolo. Ma il miracolo non viene. La nostra economia è a pezzi, con le comunità afroamericane, ispaniche, asio americane e nativo americane che hanno il maggior peso”. “Bene, io ho questo piano – ha aggiunto nel suo discorso la notte scorsa alla convention – se sarò il vostro presidente in un giorno renderò operativa la strategia nazionale che ho presentato sin da marzo. Svilupperemo e distribuiremo i test rapidi a risultati immediati – ha continuato – produrremo equipaggiamento medico e di protezione di cui abbiamo bisogno”. “Lo produrremo qui in America – ha aggiunto, sfidando Trump sul suo stesso terreno dell’America First – così non saremo più nelle mani della Cina o altri Paesi stranieri per proteggere la nostra gente”. Inoltre Biden si è impegnato ad imporre “un obbligo nazionale all’uso della mascherina”, cosa che Trump in questi mesi non ha mai voluto fare. “In breve, faremo quello che si sarebbe dovuto fare sin dall’inizio. Il nostro attuale presidente ha fallito nel suo compito fondamentale – ha spiegato riferendosi al compito di proteggere gli americani – questo è imperdonabile”. “L’America è pronta a posare finalmente il pesante carico dell’odio ed iniziare il duro lavoro per sradicare il nostro razzismo sistematico”, ha detto ancora Biden, affermando che “forse l’omicidio di George Floyd è stato un punto di svolta, forse la scomparsa di John Lewis ci ha ispirato”, riferendosi al deputato afroamericano e leader del movimento dei diritti civili morto nelle scorse settimane. Nel discorso, Biden ha poi raccontato come siano state le parole con cui Donald Trump non ha condannato i razzisti suprematisti bianchi mettendoli sullo stesso piano di chi manifestava contro di loro a Charlottesville a spingerlo a candidarsi. “In quel momento ho capito che dovevo candidarmi – ha detto – mio padre ci ha insegnato, il silenzio è complicità, non potevo rimanere in silenzio o complice. In quel momento ho detto che siamo in un battaglia per l’anima della nostra nazione”.
Redazione
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