mercoledì, Aprile 24, 2024

Sito Unesco, mozione per la riaperturadel Centro di Accoglienza alla Necropoli

I consiglieri De Angelis, Ramazzotti, Belardinelli, Falconi, Orsomando, Piergentili,

Magnani e Accardo firmano le richieste presentate al Sindaco e alla Giunta

 

“Un nutrito gruppo di consiglieri comunali condivide questi importanti temi per il rilancio del nostro Sito Unesco e con una mozione chiede all’amministrazione comunale di sostenerli e di mettere in essere azioni rapide. I consiglieri comunali De Angelis, Ramazzotti, Belardinelli, Falconi, Orsomando, Piergentili, Magnani, Accardo, sono i firmatari della mozione di seguito riportata che ci si augura abbia il consenso del sindaco e di tutto il consiglio comunale, atto dovuto al nostro patrimonio dell’umanità. Sabato scorso intanto, presso il giardino del Bar Mezzopane, si è svolto un incontro distanziato con mascherine per approfondire gli argomenti alla presenza di diversi consiglieri comunali già firmatari e non, rappresentanti gruppi e partiti politici”. Così in una nota il Gruppo lavoro Centro Banditaccia/ Sito Unescocomposto da Francesco Ilari, Stefania Lorenzetti, Rita Lucarini. Di seguito il testo della mozione presentataal Presidente del Consiglio Comunale Cons. Carmelo Travagliae al Sindaco del Comune di Cerveteri Alessio Pascucci, avente per oggetto“Mozione urgente Sito Unesco Cerveteri richiesta Interventi/azioni immediate inerenti 1) – l’affidamento gestionale al Comune di Cerveteri della struttura denominata Centro di accoglienza e informazione turistica di piazzale Moretti (Banditaccia) al fine di una riapertura immediata e realizzazione scopi progettuali. 2) – Riattivazione immediata con   completa funzionalità dell’intero impianto del sistema Multimediale Necropoli Banditaccia e Museo Caerite. 3) – Presentazione in aula aperta al pubblico aggiornamento del Piano gestione Unesco Cerveteri -Tarquinia”: “I sottoscritti Aldo de Angelis, Lamberto Ramazzotti, Annalisa Belardinelli, Luca Piergentili, Salvatore Orsomando, Maurizio Falconi, Nicolò Accardo, Alessandro Magnani in qualità di consiglieri comunali – Premesso – che nel 2015 venne inaugurato il Centro di accoglienza turistica situato nel piazzale Moretti in località Banditaccia quale struttura d’eccellenza  realizzata, dal Comune di Cerveteri, nella Core Zone Unesco;- che il medesimo Centro di accoglienza turistica risulta essere chiuso e abbandonato da svariati anni malgrado lo stesso sia costato ben €.480.000 di cui €.400.000 quale contributo della Regione Lazio al Comune di Cerveteri e i rimanenti €. 80.000 stanziati dallo stesso Comune di Cerveteri; – che il  comune di Cerveteri  è stato ed è responsabile oltre che promotore dell’intero iter  amministrativo a fronte del quale ha richiesto e ottenuti importanti fondi regionali e stanziato propri fondi proprio allo scopo di valorizzare l’area della necropoli della Banditaccia e di offrire strutture innovative di accoglienza e informazione quale eccellente servizio pubblico, come evidenziato in diversi atti e delibere dell’ente comunale (vedi le n.113 del 28/11/2008 e n.203 del 01/12/2009 di G.C. e la n. 40 del 16/06/2011  di C.C.); – Considerato- che tale Centro di accoglienza turistica avrebbe dovuto essere il volano di una più ampia pianificazione programmata per l’intero settore turistico locale, realizzata con diversi progetti come i POR  (programmi operativi regionali finanziati con fondi europei), DTC (distretto tecnologico beni culturali) per i quali, tramite bandi europei e regionali, sono stati concessi al comune di Cerveteri oltre 3.000.000,00 milioni di euro (vedi sistemazione strada accesso necropoli, nuovi sentieri, multimediale, illuminazione aree archeologiche, visitor center, etc…), tutti afferenti e ricondotti all’interno della complessiva visione del Piano di gestione Unesco; – che l’aggiornamento del suddetto Piano di gestione Unesco, tra l’altro, è stato già pagato da tempo alla società Struttura di Roma per una somma pari a €.50.000 dai comuni di Cerveteri e Tarquinia e sempre per un contributo richiesto alla Regione Lazio per la legge 77 nel 2010  e di cui, ad oggi, non si è ancora visto nessun risultato produttivo e che tale documento dovrebbe essere riadottato dal comune di Cerveteri e presentato alla popolazione e di cui si chiede di dare contezza; – che essendo tale Centro di accoglienza turistica realizzato in area pubblica (demaniale), sottoposta ad uno stretto vincolo archeologico, è stato necessario ottenere vari permessi, effettuare sondaggi geologici, ottenere il nulla osta dell’allora soprintendenza all’Etruria meridionale, adeguare la struttura alle prescrizioni previste per l’area e, tutto questo, a carico del Comune di Cerveteri con propri fondi, mezzi, competenze e produzione di complessi atti amministrativi. – che essendo tale struttura al centro della “Core zone Unesco” la gestione avrebbe dovuto essere coordinata tra  Ministero Beni Culturali e Comune di Cerveteri; – che l’affidamento è regolamentato da apposita convenzione, oggi in scadenza, firmata dai due soggetti (Ministero Beni Culturali e Comune di Cerveteri) che, ad oggi, attribuisce la gestione di  circa 2/3 al Ministero (affidata al polo museale che ha poi riaffidato alla società che gestiva i  servizi interni alla necropoli) e di circa 1/3 al Comune di Cerveteri; – che tale affidamento convenzionale risulta, evidentemente, non idoneo al buon funzionamento e utilizzo della struttura. In primo luogo perché il centro, come ripetuto in diverse delibere dell’amministrazione comunale, nasce per offrire servizi e attività aperti al pubblico che evidentemente non possono essere collegati  ai servizi aggiuntivi interni alla necropoli che verranno banditi dal ministero e vincolati al  pagamento del biglietto d’ingresso e, in secondo luogo, perché fin dalla sua apertura (durata un solo anno) si sono evidenziate difficoltà gestionali che non hanno mai permesso al centro di svolgere appieno la sua funzione, relegata ai soli ruoli di biglietteria e book shop come, in terzo e non ultimo luogo, perché sono oltre due anni che il centro è stato chiuso e lasciato all’usura del tempo e al deterioramento fisico; – Ritenuto- che il Comune di Cerveteri, il quale ha realizzato la struttura, portato avanti tutto l’iter amministrativo e investito propri fondi, abbia il diritto/dovere di far rispettare il proprio ruolo e pretendere a nome di tutta la cittadinanza la sua immediata riapertura e relativa entrata in funzione; – che i cittadini hanno aspettato e aspettano da molto tempo la riattivazione della suddetta struttura e che non è più possibile continuare ad assistere, inermi, alla situazione di abbandono e degrado che si è creata nel cuore del nostro sito Unesco dovuta, probabilmente, ad un reale disinteresse e altre molteplici problematiche che coinvolgono direttamente il Ministero; – che è avvilente vedere il nostro sito Unesco, patrimonio dell’umanità, quindi riconosciuto d’importanza e interesse sovranazionale  dal mondo intero, completamente abbandonato e vedere milioni di euro che avrebbero dovuto servire a creare un reale sviluppo del comparto turistico e culturale sicuramente sotto utilizzati se non  buttati alle ortiche; – che è altresì avvilente vedere che anche il multimediale della Banditaccia, a funzionamento ridotto già prima del Lockdown, essenza dell’innovazione tecnologica spettacolare e unica nel mondo all’interno di un sito archeologico, promosso dal comune di Cerveteri che, grazie alla vincita di un bando di 1000.000 euro nel 2010 del distretto tecnologico per i beni culturali (DTC), lo fece realizzare dalla società Mizar di Piero Angela e Paco Lanciano con inaugurazione del 2011 e  messa a disposizione della soprintendenza, è oggi spento e, sinceramente, per un valore del genere occorrerebbe chiedere ai responsabili di tutto questo le reali motivazioni di quanto sta accadendo; – che occorrerebbe richiedere urgente controllo, manutenzione, riaccensione immediata e  funzionamento dell’intero impianto che oggi va su 1-2 tombe su 6 e forse qualche teca al museo, – che occorrerebbe richiedere con forza che tra le attività necessarie e utili al raggiungimento degli scopi progettuali del centro di accoglienza  ci siano:1. Apertura di un punto ristoro/bar pubblico aperto a cittadini e turisti che lavori, promuova e venda le eccellenze enologiche e agroalimentari locali. 2. Servizi di accoglienza e informazione turistico culturale: guide turistiche, vendita prodotti artigianato locale, distribuzione e vendita materiale informativo turistico culturale locale, presentazione offerte varie ospitalità… 3. Accordi di collaborazione con i volontari che gestiscono le diverse aree esterne al recinto della Banditaccia per la realizzazione di una gestione coordinata dell’intera area; – che i servizi e le attività previste debbano e possano essere svolte al meglio da aziende del territorio che hanno sviluppato competenze e know how tali da garantire efficienza, economicità e il massimo del valore possibile nell’attuazione degli obiettivi fissati anche in linea con quanto previsto dai vari atti adottati e con il piano di gestione Unesco che prevede l’ampio e diretto coinvolgimento delle competenze locali nella gestione del sito: – che la riapertura e piena funzionalità del centro di accoglienza e la riaccensione completa dell’impianto multimediale possano contribuire a far ripartire opportunità lavorative, attenzione, promozione del sito attualmente chiuso  per mancanza di personale fino a data da destinarsi e che il piano di gestione Unesco sia l’elemento cardine dal quale ripartire per strutturare un’azione chiara ed incisiva per uno sviluppo reale e sostenibile dovuto al nostro patrimonio dell’umanità. – Per quanto sopra premesso, considerato, ritenuto e visto Chiedono al Consilio Comunale, al Sindaco e alla Giunta, impegnando lo stesso Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale tutto: 1. di avanzare richiesta urgente alle Autorità competenti e al Ministero per i Beni e le Attività culturali per la stipula di una nuova convenzione che superi e sostituisca la precedente per l’affidamento della gestione dell’intera struttura del centro di accoglienza al Comune di Cerveteri; 2. Il comune, avuta la disponibilità della struttura  in linea con quanto previsto dai vari atti adottati che prevedevano la valorizzazione dell’area e l’offerta di  servizi pubblici per cittadini e turisti, individuerà con bando pubblico oltre che in maniera specifica servizi e attività e i  soggetti competenti per il funzionamento della struttura,  con lo scopo di aprire al più presto tale centro e con la possibilità di mettere a disposizione spazi utili per eventuali esigenze che verranno manifestate dal competente Ministero; 3. Di chiedere al Ministero per i Beni e le Attività culturali la riattivazione immediata e la piena funzionalità dell’intero impianto Multimediale realizzato con fondi e progetti richiesti e adottati dal Comune di Cerveteri e poi affidato alla Soprintendenza all’Etruria Meridionale collocato nell’area recintata della necropoli della Banditaccia e nel Museo Caerite; 4. Di presentare in aula, in seduta aperta al pubblico, l’Aggiornamento del Piano di  gestione Unesco del sito di Cerveteri -Tarquinia, per il quale sono già stati pagati, alla società Struttura di Roma, €.50.000 per un bando del 2016 indetto dal comune di Tarquinia capofila che il comune di Cerveteri dovrebbe riadottare e presentare alla cittadinanza anche per senso civico e nel rispetto della democrazia, trattandosi di linee guida che tutti dovrebbero conoscere e seguire, questo almeno per quanto specificato dallo stesso piano.

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli