venerdì, Marzo 29, 2024

Mostra di Caravaggio a Ladispoli,la replica dell’assessore Milani

 

“Cedo alle cortesi insistenze del Direttore, mio caro amico Alessio Vallerga, e nonostante la pochezza della questione, rispondo al Signor Bonafaccia. La mostra di pittura in questione, di livello elevatissimo, è stata proposta a questa Amministrazione da un’associazione culturale di tutto rispetto che ha presentato un progetto notevole, che vedeva come curatore il Dott.Pier Luigi Manieri. A lui e solo a lui spetta la scelta artistica della mostra e degli espositori e la tal cosa dovrebbe essere nota a chi bazzica l’ambiente pittorico, sebbene amatoriale e io, mai e poi mai mi sognerei di imporre o cassare questo o quel nome. E ciò lo dico da scrittore e giornalista prima ancora che da amministratore. Nessuna censura, totale libertà di scelta, lasciata al curatore che ha presentato dei nomi (Giancarlo Atzeni, Lidia Bachis, Easypop, Lucio Fabale, Pasquale Nero Galante, Esteban Villalta Marzi, Montuschi e Rapiti, Omino71 e il Maestro Guido Venanzoni di Ladispoli…) di assoluto valore. Quindi il signore in questione non può recriminare alcunché sulla scelta degli artisti. Mi sarei negato al telefono? Il signore in questione non fa parte della mia rubrica, intendo quella del mio cellulare privato, e ai numeri sconosciuti non rispondo. Quando il signore in questione mi ha incontrato presso la mostra e mi ha svelato di essere lui l’insistente “telefonatore” (a tutte le ore…), l’ho cortesemente invitato in ufficio il prossimo mercoledì, per avere un colloquio. Non solo: ero stato contattato in precedenza da Gianni Palmieri, anche lui alla ricerca di spiegazioni sulla scelta degli espositori, ed ho consigliato al Dott. Manieri di andare a visitare la mostra (che non è permanente, mi permetto di correggere il signore in questione) presso l’Hotel Villa Margherita, per incontrare gli artisti ladispolani e chiarire ogni cosa. Ciò è avvenuto, il Dott. Manieri ha anche rilasciato un’intervista al Palmieri e alla Caggianelli, nella massima serenità. Dunque da parte mia, come è mio costume, massima correttezza (nonostante lo sgradevole articolo, aspetto il signore in questione mercoledì nel mio ufficio), rispetto delle competenze e dei ruoli. Infine, per come intendo io il mondo dell’Arte e della Cultura, essere amico del Sindaco non fa Curriculum. Ci vuole la sostanza”. Così in una nota l’assessore Marco Milani.

Redazione
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