venerdì, Aprile 26, 2024

“Necropoli, Centro di Accoglienzaalla luce del sole: ecco la verità!”

L’architetto Roberta Lentini, progettista e direttore dei lavori dell’opera realizzata alla Banditaccia, smentisce l’articolo pubblicato lo scorso 5 settembre

Nella nota che segue l’architetto Roberta Lentini interviene per ripristinare la verità ignorata in un articolo che attaccava anche sul piano tecnico un progetto realizzato invece a norma di legge e corredato di tutta la documentazione necessaria per questo tipo di opere. “Egregio Direttore, mi corre l’obbligo, in qualità di progettista e direttore dei lavori del Centro di Accoglienza di cui trattasi nell’articolo dal titolo “Necropoli: lo “stop” al Centro di Accoglienza tra luci ed ombre… Consiglieri fate attenzione”, pubblicato in data 05.09.2020 sul giornale da Lei diretto, fare le dovute rettifiche e/o smentite di seguito riportate. Nell’articolo pubblicato, sopra citato, vengono riportate una serie di notizie sia sui fondi adoperati per la realizzazione del Centro sia di carattere tecnico completamente false e tendenziose, riferendomi in particolare al punto 1) al punto 2) ed al punto 4). Non risponderò volutamente al punto 3) (anche se sono a conoscenza delle modalità di conduzione del Centro di Accoglienza ben diverse da quanto indicato nell’articolo) in quanto trattasi della gestione di un bene demandato alla Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale a cui sono estranea, pertanto, procedendo con ordine, si fa presente quanto segue. Relativamente ai punti 1) e 2) indicati sopra, il Centro di Accoglienza è stato realizzato nell’ambito del Piazzale Mario Moretti come risulta sia negli atti depositati al comune di Cerveteri che nella la visura catastale allegata alla presente. L’area su cui sorge il Centro di Accoglienza ed il relativo impianto di smaltimento delle acque nere (menzionato nel punto 4 dell’articolo) è distinta in catasto al F. 30 Part. 5 ed è stata consegnata alla Soprintendenza per i beni archeologici dell’Etruria Meridionale in data 22.02.1997, e pertanto risulta essere demaniale e non privata. L’opera è stata realizzata con un finanziamento della Regione Lazio (D.G.R. n.112 del 19.02.2010 avente ad oggetto L.R. 1/2001) a cui si aggiungeva una quota di cofinanziamento erogato dal comune di Cerveteri pari al 20% dell’importo del contributo, pertanto NON SONO STATI ADOPERATI FONDI DELLA COMUNITÀ EUROPEA come indicato nell’articolo. Il progetto definitivo è stato approvato con Deliberazione n. 40 del 16.06.2011 di C.C., mentre il progetto esecutivo è stato approvato con Delib. del Commissario Straordinario n.24 del 16.03.2012 ed è conforme allo stato dei luoghi. IL COLLAUDO STRUTTURALE è stato depositato al Genio Civile Attestato di deposito Prot. n. 2014- 0000591903 del 03.10.2014 Posizione n. 20850. A chiarimento di quanto indicato nel punto 4) si rammenta che il centro è dotato di un IMPIANTO DI DEPURAZIONE PER N. 31 A.E. ADEGUATO al numero dei bagni presenti e del bar previsto con successivo smaltimento delle acque per subirrigazione giusta Autorizzazione allo Scarico n. 47/2014 rilasciata dal Servizio – Manutenzione Ambiente del comune di Cerveteri. A conclusione di questa dovuta rettifica, la invito, Egregio Direttore, a verificare o far verificare le fonti prima di pubblicarle sul giornale, senza coinvolgere i professionisti in battaglie politiche estranee alla propria professione”. Conclude la dottoressa Roberta Lentini.

Redazione
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