venerdì, Aprile 19, 2024

Suona la campanella, tutti in campana!

 

Lunedi 14 settembre riparte la Scuola, dopo il fermo per la pandemia, tra polemiche e incognite

Suona la campanella, tutti in campana!

La rivolta dei genitori della C. Cena. Il sindaco spiega le scelte dell’Amministrazione. L’opposizione smentisce Pascucci e anticipa: “Via l’aula gonfiabile”

 

di Alberto Sava

 

Ieri abbiamo dato spazio alla nota del Sindaco intervenuto sulle scelte del Comune sulla carenza di spazi alla Giovanni Cena. Nella nota Pascucci ha risposto per tacitare le polemiche scatenatesi durante un incontro, nella sede di Italia Viva, tra i genitori della Giovanni Cena e le forze di opposizione, proprio contro l’Amministrazione comunale. Per le forze di minoranza il lungo week prima dell’inizio dell’anno scolastico problematico è iniziato lo scorso giovedì e si è via via intensificato fino al tardo pomeriggio di ieri, tra incontri, “caccia” a documenti, lettere e verbali visionati tra mille difficoltà. I nodi al pettine. Venerdì e ieri ci sono state riunioni dove è successo di tutto ed il contro di tutto. Per fare chiarezza partiamo da giovedì scorso. Lo incontro nella sede di Italia Viva tra genitori e i consiglieri di minoranza è stato organizzato in pochissimo tempo dal renziano Maurizio Falconi. Oltre ad un folto gruppo di genitori erano presenti l’avvocato Anna Lisa Belardinelli (Fratelli d’Italia), il signor Roberto Menasci (Lega), il professor Nicolo’ Accardo (Lista Tassitano) e l’ex sindaco Lamberto Ramazzotti (Lista Capacità e Passione). I genitori nel corso dell’estate hanno assistito a due video conferenza congiunte scuola e pubblica istruzione senza che poi sia mai stato stilato un verbale sui contenuti delle video conferenze. Tra i punti più caldi contestati il Consiglio di Istituto, valutato improponibile per il numero dei suoi partecipanti, solo due genitori. Secondo le contestazioni sembrerebbe che sia stata la vice preside a fare la domanda per ottenere la tenda dal Comune. Tenda senza servizi igienici dove gli studenti della scuola dovrebbero far lezioni supplementari per sopperire alla mancanza di aule. Mancanza che deriverebbe dall’applicazione delle regole anti-covid, che hanno messo in luce i pesanti ritardi del Comune ceretano sull’edilizia scolastica e sicurezza. Questo il nocciolo intorno a cui si è svolta il dibattito presso il circolo di Italia Viva. Durante il confronto alcuni genitori avrebbero stigmatizzato le parole della vice preside che avrebbe recriminato per il cambiamento dei buoni rapporti con il Sindaco perché le mamme si erano rivolte alle forze di opposizione, No comment. Ed ora i fatti nella nota firmata da Annalisa Belardinelli, Luca Piergentili e Maurizio, tra promotori e che hanno partecipato all’ incontro con i genitori. “Giovedì sera un folto gruppo di mamme ci ha rappresentato le loro giuste preoccupazioni a mandare i loro figli a scuola presso l’Istituto Comprensivo Giovanni Cena, dove avrebbero dovuto svolgere attività integrative all’interno di 2 semplici tende gonfiabili, prive di servizi igienici, sbandierate però dall’Amministrazione come tensostrutture “perfettamente in regola ed in grado di accogliere gli alunni”…. talmente in regola che, stando alle notizie apprese in queste ore, verranno rimosse! Riassumendo i fatti, l’Amministrazione il 20 agosto propone alla scuola due soluzioni: o l’utilizzo del plesso del Quartaccio o due tensostrutture da installare all’interno del perimetro della scuola e il 24 agosto la scuola opta per le due tensostrutture, giustificandosi per tale scelta con i genitori con la mancanza di garanzie da parte del Comune sulla disponibilità del trasporto scolastico. L’Amministrazione, dal canto suo, dice che invece il trasporto sarebbe stato garantito. E dopo il rimbalzo di responsabilità tra scuola e Amministrazione, a poche ore dal suono della campanella di ingresso a scuola, i genitori di questi alunni attendono ancora un comunicato ufficiale da parte del dirigente scolastico che confermi la notizia ufficiosa che i loro figli, anziché nelle tende, andranno nella palestra. Questo perché entrambe le soluzioni proposte dall’Amministrazione sono risultate nella realtà dei fatti non idonee o comunque non immediatamente realizzabili. Infatti le tende installate non erano affatto idonee ad accogliere gli alunni ed il plesso del Quartaccio non è prontamente utilizzabile, in quanto necessita di lavori della durata di almeno tre/quattro settimane. Alla luce dei fatti delle ultime ore, la domanda che sorge spontanea è la seguente: ma come è possibile che si sia dovuto ricorrere all’utilizzo di 2 tende da campeggio quando il Sindaco in uno dei suoi soliti roboanti comunicati, in perfetto stile televendita, ha affermato che avevamo 2 (forse 3) plessi perfettamente funzionanti che non ci servivano e che avremmo potuto addirittura mettere a disposizione di altri comuni? La risposta è molto semplice: era l’ennesima bugia di un Sindaco che da 8 anni prende in giro cittadini e lo fa anche su una questione così delicata come quella della scuola, arrivando addirittura ad accusare il consigliere Falconi e il suo gruppo politico di strumentalizzare la vicenda solo perché, a fine luglio, il consigliere che aveva già raccolto le preoccupazioni di alcune mamme aveva paventato possibili problemi per la riapertura. Oggi possiamo dire che le preoccupazioni del consigliere Flaconi erano fondate e mentre scriviamo il comunicato possiamo solo constatare la presenza di operai che stanno ancora facendo lavori di muratura …..una vera corsa contro il tempo per rendere pronte le scuole per lunedì mattina… e meno male che era tutto pronto e perfettamente funzionante! Concludiamo con un appello a chi rappresenta le istituzioni (scuola e comune): mettete in primo in piamo i diritti di alunni e genitori ed abbandonate al propaganda politica”.

Redazione
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