venerdì, Marzo 29, 2024

Il settore automobilistico europeo perderà 100mila posti di lavoro nel 2021

Il settore automobilistico europeo perderà circa 100mila posti di lavoro nel 2021 a causa delle conseguenze della crisi causata dal coronavirus, secondo le previsioni della European Association of Automotive Suppliers (Clepa). Secondo il segretario generale dell’organizzazione, Sigrid de Vries, su questo numero totale di posti di lavoro persi in Europa nell’industria automobilistica, circa 49.500 posti di lavoro andranno persi nel settore della produzione di componenti per auto. “Questi dati mostrano come la crisi Covid abbia accelerato il cambiamento nel settore automobilistico, aumentando la pressione sui responsabili politici per trovare il giusto approccio alla gestione della trasformazione verde e digitale”, ha affermato. Tuttavia, De Vries ha avvertito che, oltre alla perdita di posti di lavoro nell’industria automobilistica, il settore è costretto dalla pandemia a ridurre gli investimenti in ricerca e sviluppo, il che avrà un effetto negativo sulla sua posizione nell’affrontare le nuove sfide ambientali e digitali. “Questo è un problema reale, perché il ruolo di leadership globale dell’automobile dipende dalle tecnologie innovative e dall’eccellenza produttiva”, ha spiegato il segretario generale di Clepa, sottolineando al contempo che i fornitori automobilistici danno lavoro direttamente a 1,7 milioni di persone in Europa, oltre agli 1,2 milioni di dipendenti dei produttori di veicoli. Tuttavia, de Vries ha affermato che il settore automobilistico europeo ha l’opportunità di proteggere l’impatto occupazionale grazie all’elettrificazione e ha affermato che ciò richiede che l’Europa riesca a produrre batterie per tali veicoli. Se questo obiettivo viene raggiunto, i fornitori potrebbero formare i loro team e adattarsi alla nuova realtà del mercato. In questa linea, ha sottolineato che attualmente il 30% del valore di un’auto è concentrato nel sistema di propulsione, per cui ha definito “cruciale” gestire il passaggio alla mobilità elettrica in modo “responsabile”, poiché gran parte dell’occupazione, del fatturato e dell’innovazione in Europa è concentrata nella produzione di motori. “Il mercato dei veicoli elettrici e ibridi è in rapida crescita, ma è ancora basso in proporzione alla produzione totale”, ha detto De Vries, che ha osservato che dallo scorso marzo sono stati creati 2.500 posti di lavoro nella regione europea legati alla mobilità elettrificata. “A nostro avviso, è giunto il momento di concentrarsi sulle azioni necessarie. La questione chiave non è più se, ma come raggiungere gli obiettivi climatici, oltre a garantire l’innovazione, la produzione e l’occupazione in Europa. La sfida che dobbiamo affrontare come industria automobilistica e società è gestire la transizione verso una mobilità sicura, intelligente e sostenibile in modo ambizioso, realistico e inclusivo”.
Redazione
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