mercoledì, Aprile 24, 2024

Stati generali M5S, l’affondo di Davide Casaleggio: “Ho declinato l’invito perché ritengo che se ci sono delle regole di ingaggio, queste debbano essere rispettate”

“Leggendo il documento di guida della discussione del primo giorno, registro che molte decisioni sono già state date per acquisite e si chiedono solo i dettagli. Su altre, come la questione sul vincolo dei due mandati l’indicazione dai territori é stata chiara, ossia che rimanga intoccabile, ma al primo punto del documento guida si indica esplicitamente di dibattere su eventuali deroghe da adottare”. Lo scrive su Fb Davide Casaleggio. “Le persone che dibatteranno dei nostri valori dovrebbero in primis aver rispettato le regole che abbiamo oggi. Non vorrei che si arrivi al paradosso che a scrivere le regole siano anche coloro che per primi non le rispettano”, attacca. “Alcuni giornali si interrogano sulla mia eventuale presenza agli Stati Generali del Movimento 5 Stelle. Ho ricevuto ieri l’invito a partecipare nella discussione di domenica. Ho deciso di declinare perché ritengo che se ci sono delle regole di ingaggio, queste debbano essere rispettate.” Lo scrive in un post su Fb Davide Casaleggio. “Penso sia doveroso pubblicare i voti sia dei delegati del sabato sia dei relatori della domenica prima dell’evento, come anche i verbali delle riunioni provinciali e regionali, nella versione originale, che riportino i risultati degli incontri ufficiali nei quali tutti hanno potuto partecipare e che oggi non sono pubblici”, aggiunge il numero uno di Rousseau. “Valorizzare le competenze in ingresso e quelle acquisite nell’esperienza istituzionale dei portavoce, senza rinunciare al principio fondante del limite al doppio mandato”. E’ il primo dei quesiti che i 305 delegati M5s saranno chiamati a risolvere al tavolo sulle “regole e principi” convocato nell’ambito della due giorni di lavoro degli Stati generali M5s di sabato e domenica. Sul piatto ci sono varie soluzioni: come la possibilità di svolgere il ” terzo mandato per meriti speciali” o, tra gli altri, mantenere la regola del mandato “zero” per i consiglieri comunali o “consentire un terzo mandato consecutivo se uno dei due mandati precedenti ha avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno”.
Redazione
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