martedì, Aprile 23, 2024

Ladispoli: successo di pubblico per il convegno sui 20 anni dall’approvazione della legge sulle Politiche Sociali

Martedì 1 dicembre alle ore 17 sulla pagina Facebook della “Rete Sociale del Distretto Cerveteri Ladispoli” più di tremila persone sono state attratte dal dibattito sulla legge 328 e sulle politiche sociali, svolto in diretta online. Vi hanno partecipato, oltre ai Sindaci di Cerveteri e Ladispoli, l’onorevole Livia Turco, firmataria della Legge 328 e nel 2000 Ministro della Solidarietà, Francesca Danese, referente del Forum del Terzo Settore della Regione Lazio, Silvia Leuzzi in rappresentanza dei familiari dei ragazzi disabili, Alessandra Romano per i sindacati pensionati Cgil, Cisl, Uil, Filomena Iezzi per il mondo della cooperazione sociale, Pier Paolo Inserra, ricercatore sociale, esperto di programmazione partecipata. Mara Caporale ha coordinato il dibattito in rappresentanza della rete sociale. La legge è stata definitiva creativa e rivoluzionaria poiché ha cambiato radicalmente l’approccio dell’utenza verso le istituzioni e viceversa. Alcune delle parole chiave della legge sono universalità, sussidiarietà, coordinamento con le politiche della sanità, istruzione, lavoro, programmazione del PSZ con il supporto del terzo settore e la Concertazione del PSZ con le organizzazioni sindacali. Molti degli obiettivi non sono ancora stati raggiunti. “ A 20 anni dalla approvazione Lei riscriverebbe la legge nello stesso modo”? L’On Turco non ha avuto dubbi ed in un intervento molto accalorato ha risposto che oggi riscriverebbe una legge identica, poiché ciò che è mancata è la sua attuazione. Innanzitutto è stato latitante lo Stato che avrebbe dovuto approvare i LEPS (livelli essenziali delle prestazioni sociali), esigibili in egual modo su tutto il territorio nazionale. Ma in questi anni è stato impoverito tutto il settore pubblico del welfare. Il Fondo Nazionale delle politiche sociali è stato quasi azzerato e sono nati ben 14 “fondini” (famiglia, giovani parità di genere, ecc.) creando un’enorme frammentazione. Francesca Danese, referente del Terzo Settore, nell’illustrare il protocollo d’intesa, da poco siglato con la Regione Lazio, ha puntualizzato la necessità di un cambio di mentalità nella gestione dei Servizi alla Persona. Il Terzo Settore che lei rappresenta ha investito molto in formazione del personale che deve essere considerata la parte più importante nella vita gestionale ed economica delle imprese. La rappresentante delle famiglie dei ragazzi disabili, Silvia Leuzzi, ha puntato il dito sulla questione Sociale/Sanità, due mondi che per i disabili dovrebbero viaggiare insieme, e la legge 328 confermata dalla legge regionale 11/2016, proprio su questo punto ha scritto le cose migliori ma meno attuate finora. Il Progetto individuale che riguarda ogni persona disabile e che dovrebbe essere aggiornato nelle varie fasi della crescita, è ancora un sogno, perché sul territorio manca uno staff valutativo medico e sociale ad hoc. Per la disabilità mentale c’è uno psichiatra precario per quattro ore per ottanta pazienti, che non regge più di pochi mesi e questo a danno dei disabili e di chi vive e opera a loro fianco. La dottoressa Romano in rappresentanza delle organizzazioni sindacali dei pensionati, ha confermato l’urgenza di politiche economiche che pongano i bisogni delle persone fragili al centro dell’intervento pubblico. Il dramma delle RSA ha testimoniato che anche per gli anziani è necessario ripensare a un modello di vita meno ospedalizzato, con interventi socializzanti e qualificati. Così come per i disabili anche per gli anziani, soprattutto non autosufficienti, l’integrazione fra sociale e sanitario potrebbe ottimizzare i costi, migliorare le prestazioni e più in generale la qualità della vita delle persone. La dottoressa Iezzi in rappresentanza delle Cooperative Sociali ha ribadito l’importanza di una cabina di regia pubblica anche per i servizi dati in gestione al privato sociale. Privato che nel corso di questi anni ha cercato di essere propositivo e di grande supporto alle famiglie e alle istituzioni. Se il pubblico ha funzione egemone sui servizi, il privato sociale non può che trarne giovamento in termini di lavoro e di qualità del servizio prestato con una cittadinanza attiva critica e propositiva. Ultimo a intervenire Paolo Inserra che ha toccato molti dei problemi fondamentali del sistema delle politiche sociali: la formazione dei tecnici ma anche della classe politica, la valutazione dell’impatto dell’economia sociale nel territorio, uscire da una logica burocratica che ha impedito il dispiegarsi di una progettualità innovativa. I Sindaci hanno messo in evidenza le difficoltà dell’affrontare le emergenze di tutti i giorni che spesso impediscono la possibilità di una visione più ampia. Cambierà fra qualche mese il comune capofila nel nostro distretto, ma le difficoltà potrebbero continuare a sussistere. Grazie alla collaborazione della cooperativa Solidarietà e alla loro “ Diversamente Radio la Web- radio accessibile che, con il mitico Davide, ha curato la regia, la riunione non ha avuto problemi tecnici e di ricezione.
Coop.ve sociali: Cassiavass, Solidarietà, La Goletta, Luogo Comune.
Associazioni: Animo, Libera/Presidio Cerveteri-Ladispoli, Humanitas,Centro Solidarietà Cerveteri, Auser Cerveteri, Il Piccolo Fiore, Nuove Frontiere,  Volontari Ospedalieri/Ladispoli e Volontari Ospedalieri Cerveteri, Euterpe, Associazioni  Maraa e Donne in Movimento.
Organizzazioni Sindacali pensionati  CGIL CiSL UIL
Redazione
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