venerdì, Aprile 19, 2024

Vicenda dei pescatori siciliani sequestrati in Libia: nessuna speranza di vederli liberi per le feste

“Sembra di essere fermi al primo settembre. Sono trascorsi cento giorni e non abbiamo ancora notizie dei nostri pescatori. Dal Governo, dalla Farnesina non ci fanno sapere niente. Non ci danno alcuna speranza che per Natale i pescatori possano trascorrere le feste con i loro cari”. A parlare con l’Adnkronos è Marco Marrone, armatore del peschereccio Medinea, che con l’altra imbarcazione, Antartide, è stato sequestrato dalle autorità libiche. “Le notizie sono sempre uguali, a parte la telefonata dell’11 novembre con i familiari dei pescatori italiani”, dice Marrone. “A noi dicono dal Governo che stanno lavorando sotto traccia, senza fare rumore, perché sono cose delicate e conviene usare un profilo basso. Intanto, sembra che non si muova niente”. Sul suo peschereccio ci sono due italiani e quattro tunisini. “Ma sono tunisini nati e vissuti sempre a Mazara – dice l’armatore – già da prima che io nascessi”. E dice: “Io spero che vengano trattati tutti allo stesso modo i 18 pescatori sequestrati, gli italiani e gli stranieri” perché “a novembre la telefonata è arrivata solo per gli otto italiani”. Ecco perché “da quella chiamata tutti hanno iniziato a chiedere, ma per noi sono 18 pescatori di Mazara del Vallo al di là della loro nazionalità”. Marrone si augura che i pescatori “tornino a casa prima di Natale ma non ho nessuna certezza, né dal Governo mi hanno dato nessuna speranza. Sarebbe un bellissimo regalo per tutti noi”.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli