giovedì, Aprile 18, 2024

Mazara del Vallo (Trapani) saluta il ritorno a casa dei 18 marinai dopo oltre tre mesi di prigionia. Sono tutti negativi al tampone

Sono attraccati alla banchina del porto di Mazara del Vallo i due pescherecci ‘Antartide’ e ‘Medinea’ che hanno riportato in Italia i 18 pescatori liberati in Libia dopo oltre 100 giorni di sequestro. Ad accoglierli, il suono delle sirene di tutte le imbarcazioni ormeggiate. Sotto un gazebo, i parenti in attesa. Per i pescatori tamponi e test covid: i test rapidi eseguiti da quattro sanitari della Usca dell’Asp di Trapani sono intanto tutti negativi. Eseguiti anche quelli molecolari, i cui esiti si conosceranno solo nel tardo pomeriggio. Adesso i 18 pescatori lasceranno il porto con le loro famiglie. “Sono finalmente giunti nel porto siciliano i nostri pescatori di Mazara del Vallo. È un momento di immensa gioia per tutta l’Italia. È l’ora di mettere da parte ogni polemica e unirsi alla felicità dei familiari che ora potranno riabbracciare i propri cari e trascorrere con loro, in serenità, le prossime festività. Di questo dobbiamo riconoscere il grande lavoro della Presidenza del Consiglio, del Ministero degli Affari Esteri, dei Servizi di informazione per la sicurezza che hanno lavorato in silenzio e con grande professionalità per riportare a casa i nostri concittadini”, scrive in una nota il Sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo. Fermento e tanta emozione al porto nuovo di Mazara stamattina: “Non vedo l’ora di abbracciare mio figlio”, dice Anna Giacalone. “Non sto nella pelle – aggiunge – questi giorni non passavano mai. Finalmente ci siamo”. Piove ininterrottamente da ore a Mazara. I giornalisti sono stati spostati sotto alcuni gazebo. I parenti sono gli unici ammessi.
Redazione
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