giovedì, Aprile 25, 2024

Usa, crescita record del Pil nel terzo trimestre: +33,4 per cento

Arriva la terza lettura del Pil Usa nel III trimestre e conferma la forte crescita degli Stati Uniti da luglio a settembre. Il dato si attesta al +33,4%, lievemente al di sopra delle due stime precedenti al 33,1%, e mostra una ripresa sostenuta dopo il crollo del 31,4% del II trimestre. A fare da contraltare il calo della fiducia dei consumatori a dicembre, in piena seconda ondata di Covid. L’indice del Conference Board è sceso a 88,6 (di 4,3 punti), ben al disotto delle aspettative degli analisti, che si stimavano quota 97,0. L’indice relativo alle aspettative è però risalito a 87,5 punti dagli 84,3 dello scorso mese, mentre quello sulla situazione attuale è calato a 90,3 da 105,9. Ultimo dato macro della giornata Usa riguarda la vendita delle case esistenti a novembre e non è positivo. ​Il dato scende a novembre per la prima volta in sei mesi, ma non sembra preoccupare l’associazione di settore che considera il calo “marginale” e si dice ottimista per il 2021. Nel complesso i dati non hanno ‘smosso’ Wall Street, con il focus degli investitori che resta l’andamento dell’epidemia, con gli accresciuti timori dopo la scoperta del nuovo ceppo del Covidin Gran Bretagna. Sullo sfondo c’è il via libera del Congresso, dopo mesi di stallo, al piano maxi piano di stimoli da 900 miliardi di dollari a favore di famiglie e imprese colpite dalla crisi innescata dalla pandemia. Balzo sopra le stime del Pil Usa nel III trimestre. Nella lettura definitiva, il dipartimento del Commercio americano registra da agosto a settembre una crescita del 33,4% rispetto ai tre mesi precedenti, superiore alle due precedenti stime al +33,1%. Il dato mostra una ripresa sostenuta dopo il crollo del 31,4% del secondo trimestre. Cala a dicembre la fiducia dei consumatori. L’indice stilato dal Conference Board è sceso a 88,6 (di 4,3 punti), ben al disotto delle aspettative degli analisti, che si aspettavano 97,0. Anche i dati di novembre sono stati rivisti al ribasso (da 96,1 a 92,9). Scendono a novembre le vendite di case esistenti per la prima volta in sei mesi. L’indicatore formulato dalla National Association of Realtors (Nar) è sceso del 2,5% rispetto a ottobre a un tasso annualizzato di 6,69 milioni di unità, dato inferiore ai 6,80 milioni previsti dagli analisti. L’associazione di settore tuttavia considera il calo “marginale” ed è ottimista per il 2021. In un anno le vendite di vecchie case sono aumentate del 25,8%, ha spiegato la Federazione.
Redazione
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