venerdì, Aprile 19, 2024

Gran Bretagna, respinta la richiesta di estradizione per Julian Assange verso gli Stati Uniti

No all’estradizione di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, negli Stati Uniti. Lo ha stabilito questa mattina la giudice del tribunale di Londra Vanessa Baraitser citando il rischio di suicidio di Assange. L’estradizione sarebbe “pesante” a causa dello stato di salute mentale del soggetto. Negli Usa Assange è accusato di spionaggio e di aver violato le reti informatiche del governo. Fra il 2010 e il 2011 su WikiLeaks erano stati pubblicati centinaia di migliaia di documenti sulle guerra in Afghanistan e Iraq, oltre che dispacci dei diplomatici americani nel mondo. Il giornalista  australiano Nel 2010 è assurto ad ampia notorietà internazionale per aver rivelato tramite WikiLeaks documenti classificati statunitensi, ricevuti dalla ex militare Chelsea Manning, riguardanti crimini di guerra; per tali rivelazioni ha ricevuto svariati encomi da privati e personalità pubbliche, onorificenze (tra cui il Premio Sam Adams, la “Gold medal for Peace with Justice” da Sydney Peace Foundation e il “Martha Gellhorn Prize for Journalism”), ed è stato ripetutamente proposto per il Premio Nobel per la pace per la sua attività di informazione e trasparenza. Dall’11 aprile 2019 è incarcerato nel Regno Unito presso la Her Majesty Prison Belmarsh, prima per violazione dei termini della libertà su cauzione conseguente a controverse accuse di stupro della Svezia (poco dopo archiviate), e poi in relazione ad una sopraggiunta richiesta di estradizione fatta dagli Stati Uniti d’America per le accuse di cospirazione e spionaggio.
Tale detenzione – i cui presupposti erano già stati respinti nel 2015 dal Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla Detenzione Arbitraria, e rivelatasi anche avvenire in condizioni gravosamente severe – nonché le eventualità di estradizione e persecuzione a vita negli USA, hanno suscitato forte protesta e appelli per il rilascio da parte dell’opinione pubblica e di svariate organizzazioni per i diritti umani, fino all’attivarsi del relatore ONU sulla tortura, il quale nel novembre 2019 ha dichiarato che Assange deve essere rilasciato e la sua estradizione deve essere negata, dichiarazione successivamente fatta propria anche dal Consiglio d’Europa.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli