sabato, Aprile 27, 2024

Tensioni nella maggioranza, parla Goffredo Bettini (Pd):  “In Italia siamo di fronte a una sorta di tempesta perfetta”

 “In Italia siamo di fronte a una sorta di “tempesta perfetta”. Occorre arginarla e non aiutarla a divampare”. Lo dice Goffredo Bettini in un’intervista al ‘Corriere della sera’.  Per l’esponente dem “in queste ore Conte ha ribadito la sua volontà unitaria. Si sono compiuti passi in avanti decisivi sul Recovery plan. Approvato questo provvedimento importantissimo per la vita degli italiani, si tratta di stabilire un accordo solenne, vincolante e chiaro circa le priorità di un programma di fine legislatura. Altro che rimpastino. Stiamo parlando di cose da fare, non di qualche ministero da distribuire. I passaggi da compiere per raggiungere l’obiettivo li decideremo insieme. Innanzitutto con Conte e rispettando la sensibilità del presidente Mattarella. Uomo di grande saggezza”. L’ingresso dei leader al governo non sarebbe una garanzia per la legislatura? “Un governo più politico è una garanzia per la stabilità dello stesso Conte. A condizione che prevalga un sentimento di lealtà e di solidarietà per una impresa comune. Se c’è questo si può fare tutto”. C’è anche l’ipotesi di sostituire il gruppo di Iv, ma l’esponente dem è chiaro: “Non credo si possa sostituire Renzi con un gruppo di responsabili. Anche se ritengo utile interloquire in particolare con quella parte liberale di Forza Italia che in questi giorni ha posto questioni politiche con grande responsabilità e intelligenza”. Bettini usa parole di lode per il premier: “Conte è il premier di un governo dei 5 Stelle e di tutte le forze progressiste. Ha lavorato bene e il Pd lo sostiene con il suo profilo autonomo, ma con la massima convinzione. È per noi un punto di equilibrio imprescindibile. Altri scenari non ci appartengono”. Quanto al voto anticipato, “Zingaretti sta tenendo la barra dritta. Ha detto per primo a Conte che occorreva accelerare nell’azione di governo, ma non per distruggere e portare il Paese all’avventura. Certo, le elezioni sarebbero una storica sconfitta per tutti. Ma la politica si riesce a controllare fino a un certo punto, poi al di là della volontà può scappare di mano in un attimo. E la frittata è fatta”.
Redazione
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