giovedì, Aprile 18, 2024

Cerveteri-Ladispoli: Omicidio Vannini, si torna in Cassazione

Chiesto l’annullamento della sentenza della Corte d’Appello bis che condannò il capofamiglia a 14 anni per omicidio volontario con dolo eventuale e i suoi familiari, i due figli Federico e Martina e la moglie Maria Pezzillo, a 9 anni e 4 mesi per concorso anomalo in omicidio

L’omicidio di Marco Vannini torna ancora una volta in Cassazione. A presentare ricorso nei giorni scorsi sono stati i legali della famiglia Ciontoli, gli avvocati Andrea Miroli e Pietro Messina. Nel documento di 80 pagine circa i due legali hanno chiesto l’annullamento della sentenza della Corte d’Appello bis che ha condannato il capofamiglia a 14 anni per omicidio volontario con dolo eventuale e i suoi familiari, i due figli Federico e Martina e la moglie Maria Pezzillo, a 9 anni e 4 mesi per concorso anomalo in omicidio. I due legali, come avevano già annunciato dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza, hanno deciso di richiederne l’annullamento «per violazione di legge» e «per illogicità e contraddittorietà delle motivazioni oltre che per travisamento delle prove». Ora dunque la palla passa nuovamente alla Cassazione chiamata ancora una volta a valutare la sentenza e decidere se confermarla definitivamente o rinviare il caso, per la seconda volta a una nuova Corte d’Appello.

 

AGGIORNAMENTO del 20.01.2021 ore 17.30

Mamma Marina: “Come si può consentire a Ciontoli di andare in Tv?”

“Poiché si sta parlando di una intervista televisiva ad Antonio Ciontoli, molti mi chiedono perché questo signore continui a godere di ampie protezioni e, soprattutto, come sia consentito (trasmettendo ai nostri giovani un messaggio terrificante) ad un condannato per omicidio di andare in televisione a spargere lacrime tardive ed insincere, invece di andare a scontare la sua pena”. Ad affermarlo in una nota appena diffusa Marina Conte, la mamma di Marco Vannini. “Rispondo – prosegue il comunicato – (a tutti e pubblicamente, per non ritornare più sull’argomento): non lo so. Le nostre leggi sono queste, dobbiamo rispettarle e Ciontoli può andare dove vuole e chi vuole (secondo le proprie intenzioni, valutazioni e convenienze) può ospitarlo. Io aspetto fiduciosa la prossima Sentenza della Cassazione.” “E’ giusto che si sappia, inoltre, – puntualizza la mamma del giovane ragazzo – che io (tramite il mio avvocato, che immediatamente comunicò uno sdegnato rifiuto) fui invitata a partecipare a quell’intervista per “confrontarmi” con Antonio Ciontoli. Avete capito bene: avrebbero voluto che partecipassi ad un “confronto” con l’assassino di mio figlio! Ma questa indecenza non è stata sufficiente: mi hanno anche negato la possibilità di replicare.” “Non ho commenti da fare – sottolinea Conte -. Ho perso un figlio meraviglioso ed ogni giorno parlo con lui, confrontandomi con la mia tragedia ed a tutti questi signori dico: non potete farmi più niente. “Ripeto: io aspetto fiduciosa la prossima e definitiva Sentenza della Cassazione”, conclude la nota Marina Conte.
Redazione
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