martedì, Aprile 23, 2024

Parco degli Angeli: “Sui rifiuti Cerveteri non vessi le famiglie con disabili a carico”

“Per la nostra associazione, che non ha la velleità di dettare insegnamenti agli Enti preposti, assume grande importanza il porre in evidenza, con qualche suggerimento pratico per la loro risoluzione, le problematiche rappresentate da chi con noi condivide la realtà dell’handicap, che impone ritmi e modalità per la fruizione dei servizi diversi da quelli degli altri cittadini. Una cittadina di Cerveteri, madre di un ragazzo disabile al 100%, ci ha rappresentato che, con l’introduzione del nuovo sistema di computo della TARI, risulterà ingiustamente penalizzata. La questione può essere così brevemente riassunta: – la TARI sarà commisurata ai prelievi di rifiuti indifferenziati (rilevati mediante il codice di identificazione) a seguito dell’esposizione del relativo mastello; – i cittadini possono ridurre le esposizioni del mastello concentrando i conferimenti mediante esposizioni saltuarie del mastello “indifferenziata”, che sarà semplicemente più pieno quando esposto. Ciò comporterà, entro certi limiti, un computo più favorevole della tariffa a suo carico; – lei (la cittadina segnalatrice) per il conferimento dei rifiuti “particolari” (pannoloni, traverse, ecc.) prodotti dal figlio disabile deve necessariamente sempre esporre per ogni giro di raccolta il sacco con detti rifiuti accanto al mastello “indifferenziata” anche se l’unico rifiuto indifferenziato prodotto è quello dei rifiuti “sanitari” che, per ovvie ragioni igienicohe, non può essere “conservato” per poterlo conferire in un numero inferiore di soluzioni e quindi pagherà sempre il massimo computabile, risultando di fatto aggiuntivi i conferimenti di detti rifiuti rispetto a quelli relativi allo smaltimento dei normali rifiuti indifferenziati del nucleo familiare che, come si è detto, invece possono essere “compressi”. La cittadina in questione ci ha chiesto se, secondo noi, fosse possibile che gli addetti alla raccolta, rilevando la sola presenza del sacco dei rifiuti sanitari accanto al mastello “indifferenziata” vuoto, potessero non computare il passaggio di raccolta ai fini del computo della tariffa. Ci siamo documentati ed abbiamo rilevato che il Comune di Brescia ha regolamentato la specifica questione prevedendo che “per i nuclei familiari all’interno dei quali risiedono uno o più soggetti che, per malattia o handicap, producono una notevole quantità di rifiuti sanitari (tessili sanitari come pannoloni e traverse, sacche urina, sacche per la dialisi, ecc.) o bambini di età inferiore a tre anni, si provvede alla distribuzione, previa domanda, di una dotazione gratuita di sacchetti dedicati al conferimento di tali presidi. Le volumetrie e gli svuotamenti relativi ai tessili sanitari delle utenze domestiche non concorrono a determinare eventuali svuotamenti aggiuntivi rispetto a quelli preassegnati”. Non conosciamo le dinamiche mediante le quali possono essere modificati o integrati i regolamenti comunali ma ci teniamo a girare al Comune di Cerveteri la segnalazione pervenutaci e la possibile soluzione che abbiamo illustrato, auspicando che si ponga attenzione (introducendo nel suo regolamento TARI, che salvo sviste non ci pare che la contenga, una previsione similare a quella individuata dal Comune di Brescia) alla particolare necessità che grava su chi accudisce una persona disabile che non ci appare giusto che comporti anche un aggravio di spesa su bilanci familiari già fortemente onerati da spese “speciali”.”
APS Parco degli Angeli Onlus
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli