giovedì, Aprile 25, 2024

Coronavirus, parla Andrea Crisanti: “Se avessimo fatto il lockdown a dicembre e poi ora il controllo delle varianti, noi oggi avremmo gli impianti sciistici aperti probabilmente”

“Se avessimo fatto il lockdown a dicembre e poi ora il controllo delle varianti, noi oggi avremmo gli impianti” sciistici “aperti probabilmente”. Ne è convinto il virologo Andrea Crisanti. Per l’esperto, “è stata una sfortuna che la decisione” di prorogare lo stop di queste attività “sia stata presa con così poco anticipo. Io – ha spiegato ad ‘Agorà’ su Rai3 – sono il primo che ha sempre detto che ci vuole trasparenza e che bisogna dire le cose con largo anticipo per prepararsi. Però è anche vero che abbiamo saputo per la prima volta che la variante inglese aveva un’incidenza del 17-18% 5 giorni fa, perché finalmente 5 giorni fa è stato fatto il primo campionamento a tappeto in Italia ed è chiaro che una percentuale del 17-18% non poteva essere ignorata”. Ma, ha aggiunto, “teniamo presente che questo è stato fatto per il bene degli italiani, non contro qualcuno. L’agenda qui la detta il virus, se a un certo punto la variante inglese è al 17%, che dobbiamo fare se lo abbiamo saputo 5 giorni fa? Dovevamo mantenere gli impianti aperti per fare in modo che si diffondesse e arrivasse al 30-40% con centinaia di morti?”, ha provocatoriamente domandato il direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’ateneo cittadino. “Un lockdown sarebbe stato necessario sotto Natale – ha ribadito Cristanti – Se lo avessimo fatto, non avremmo le varianti al 20% e potremmo programmare questo periodo in maniera completamente diversa. Se non c’è trasmissione, non c’è diffusione delle varianti, quindi avremmo potuto tranquillamente evitare di arrivare a questo punto”.
Redazione
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