venerdì, Marzo 29, 2024

Coronavirus, da domani Campania, Emilia Romagna e Molise diventano arancione. Rossa la provincia di Perugia. Restano gialle Lombardia e Lazio

Zona arancione da domani, domenica 21 febbraio, per Campania, Emilia Romagna e Molise con misure e regole più severe -per spostamenti, scuola, bar e ristoranti- per contrastare la diffusione del coronavirus. L’indice Rt in Italia a 0.99. La variante inglese del covid spaventa e fa temere un aumento dei casi. L’Umbria, pure in zona arancione, con un’ordinanza regionale decreta la zona rossa nella provincia di Perugia. Rt in crescita in Italia. Nel periodo 27 gennaio-9 febbraio, l’indice di contagio medio calcolato sui casi sintomatici al coronavirus è stato pari a 0.99 (range 0.95– 1.07), in crescita rispetto alla settimana precedente e con un limite superiore che comprende l’uno. E’ quanto emerge dal monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità. In crescita l’incidenza di Covid-19 a livello nazionale: 135,46 casi per 100.000 abitanti nella settimana 8-14 febbraio rispetto a 133,13 per 100.000 nella settimana 1-7 febbraio, “lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti”, si spiega.
Nel dettaglio, l’indice Rt è sopra 1 in 10 regioni in Italia. “Dieci Regioni e Province autonome” in Italia “hanno un Rt puntuale maggiore di 1, di cui 9 anche nel limite inferiore” del range, “compatibile con uno scenario di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente. Le altre Regioni/Pa hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario di tipo 1”, si legge. Le 10 regioni con Rt superiore a 1 sono Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Molise, province autonome di Bolzano e Trento, Toscana e Umbria.
“Ci aspettiamo un aumento dei casi covid dovuto alla variante inglese”, ha detto Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute. “La variante inglese è molto diffusa soprattutto sulla costa adriatica e ha una maggiore trasmissibilità rispetto ai ceppi circolanti superiore al 45% e allo stesso tempo, questa è la buona notizia, non riduce l’efficacia del vaccino. La variante brasiliana è diffusa in Umbria, soprattutto a Perugia e in alcune zone della Toscana con casi sporadici in altre parte del Paese”, ha aggiunto nel suo intervento alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della cabina di regia Iss-ministero Salute. Al 15 febbraio Marche, Provincia autonoma di Bolzano e Umbria, hanno superato sia la soglia la critica per tasso di saturazione dei posti letto in terapia intensiva (30%) sia quella per tasso saturazione in area non critica (40%). Ed è l’Umbria, a livello nazionale, a registrare la più elevata pressione per tasso di saturazione dei letti sia in area non critica sia in terapia intensiva. E’ quanto emerge dall’Instant Report Covid-19 dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’Università Cattolica (Altems), giunto alla 40esima puntata. “Quando si richiama il lockdown viene in mente qualcosa che non è percorribile, il lockdown che ci fu lo scorso anno teneva chiuso tutto nel Paese. Io mi interrogo solo se questo tema delle fasce colorate, alla luce delle varianti che stanno cominciando a circolare e a far peggiorare, quasi in tutto il territorio nazionale, i parametri, non abbia qualche pecca”. Così il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, intervistato a Skytg24.
Andrebbe fatta, per Bonaccini, “una riflessione perché questo sistema a colori ha avuto un senso in questi mesi, ma credo che oggi dimostri qualche fragilità. Questo perché il rischio è un saliscendi che non dà certezze per il futuro a chi è in difficoltà”.
Redazione
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