giovedì, Aprile 18, 2024

Edilizia a Cerveteri: concessione a rischio di revoca

Dal settore sociosanitario alla riconversione ambientale, si moltiplicano i ritardi dell’Amministrazione Pascucci. Allarme di Cinque Stelle sull’inerzia del Comune: “Il regolamento, pubblicato sul sito istituzionale, è fermo al 2013 e questo comporterà conseguenza”

di Alberto Sava
L’Amministrazione del sindaco Pascucci (Italia in Comune) continua a guadagnarsi critiche per il preoccupante disimpegno nella gestione della vita pubblica cittadina. Questa volta è il Movimento Cinque Stelle a puntare il dito su piazza Risorgimento: il portavoce comunale grillino, Alessandro Magnani nella nota che segue dichiara: “Il Comune di Cerveteri ha un Regolamento edilizio, pubblicato sul sito istituzionale, aggiornato l’ultima volta otto anni fa. E ancora una volta l’inerzia del Comune in materia ambientale, come già successo in materia sociosanitaria, comporterà delle conseguenze. È ormai confermato, anche dall’ultimo rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, che è necessario perseguire la diffusione della mobilità elettrica per ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, con evidenti vantaggi anche per la salute. L’ambiente -motiva Magnani- è sempre stata una delle nostre stelle e oggi prenderci cura dell’ambiente significa anche agire con determinazione e tempestività per far rispettare le disposizioni di legge che incentivano la sostituzione dei motori a combustione con i motori elettrici, in particolare nel traffico urbano. Con il decreto legislativo 48 del 10 giugno 2020, l’Italia ha recepito le direttive europee sull’efficienza energetica e sulla prestazione energetica nell’edilizia, apportando modifiche alla precedente normativa del 2005 sul rendimento energetico degli edifici e abrogando alcuni obblighi, fissati dalla legge 10/91 (Attuazione del Piano energetico nazionale) in materia di uso dell’energia, risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili. Purtroppo, la diffusione della mobilità elettrica è rimasta al palo almeno fino all’anno scorso e, come è stato evidenziato nel Rapporto 2019 di Legambiente sulla Mobilità ad Emissioni Zero in Italia (MEZ – Le città elettriche), l’insufficiente diffusione dei punti di ricarica urbani è uno dei fattori determinanti che sta rallentando la diffusione dei veicoli elettrici nel nostro Paese. Tra le modifiche, il decreto 48/2020 introduce importanti requisiti da rispettare nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni, tra cui l’obbligo di installazione di tecnologie per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici di nuova costruzione, in quelli sottoposti a ristrutturazione importante e negli edifici non residenziali dotati di più di dieci posti auto. Per i Comuni, – spiega Alessandro Magnani- viene introdotto l’obbligo di adeguare il Regolamento edilizio comunale entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, cioè entro il 9 dicembre 2020. Con decorrenza dal medesimo termine, è previsto che debbano essere rispettati i criteri di integrazione delle tecnologie per la ricarica dei veicoli elettrici negli edifici, ai fini del conseguimento del titolo abilitativo. Il Comune di Cerveteri ha un Regolamento edilizio, pubblicato sul sito istituzionale, aggiornato l’ultima volta nel 2013. E ancora una volta -accusa l’esponente pentastellato- l’inerzia del Comune in materia ambientale, come già successo in materia sociosanitaria, comporterà delle conseguenze. Decorso inutilmente il termine dei centottanta giorni dalla pubblicazione del decreto, infatti, “le Regioni applicheranno, in relazione ai titoli abilitativi edilizi difformi da quanto ivi previsto, i poteri inibitori e di annullamento stabiliti nelle rispettive leggi regionali o, in difetto di queste ultime, provvedono ai sensi dell’articolo 39 del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico per l’Edilizia)”. Quindi è concreto il rischio per imprenditori e cittadini di vedersi annullare le concessioni edilizie ottenute nelle more dell’approvazione del nuovo Regolamento. Abbiamo presentato – conclude Alessandro Magnani- un’interrogazione al Sindaco, e contiamo che la risposta sia tempestiva, per conoscere la situazione in cui si trova questo Comune, lasciato a sé stesso ormai da troppo tempo”.
Redazione
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