venerdì, Marzo 29, 2024

Coronavirus, la rabbia di Movi Ovadia: “I bar super affollati e i teatri chiusi…”

Le proteste di ieri e i teatri illuminati ”sono un segnale importante per tener viva l’attenzione sui teatri e in generale della cultura e lo spettacolo dal vivo. Deve finire questa mentalità strapaesana, gretta e meschina nei confronti dello spettacolo dal vivo Conte, in una infelice sortita ci ha definiti: ‘I nostri amici che si divertono’, noi che facciamo cultura, arte e teatro tracciamo il profilo identitario del paese ”. Così Moni Ovadia commenta con l’Adnkronos la protesta silenziosa di ieri ‘facciamo luce sul teatro’ indetta dall’associazione U.n.i.t.a. che ha chiesto ai grandi teatri nazionali ma anche a quelli più piccoli di restare aperti e illuminati dalle 19.30 alle 21.30. “Ieri il teatro che dirigo, il Claudio Abbado di Ferrara illuminato, era stupendo, mi sono veramente emozionato – spiega Ovadia – Pare che ci sia l’intenzione di riaprire ad aprile, qualche segnale è arrivato. Anche noi siamo cittadini che pagano le tasse e abbiamo il diritto di lavorare. Bisogna continuare a segnalare il problema dei teatri. Loro (il Governo precedente, ndr) hanno tagliato tutto il settore dello spettacolo da vivo con l’accetta per evitare grane. La gente che va al teatro guarda avanti, bastava fare un contingentamento degli spettatori facendo entrare e uscire le persone ordinatamente. Il pubblico del teatro non è come il pubblico delle discoteche”.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli