giovedì, Aprile 25, 2024

Il Commissario del PD Cerveteri, Marco Pierini: “Pronti con idee e proposte”

Da due mesi il Commissario Dem è impegnato nella ricostruzione dello smembrato circolo (ancora senza una sede) del Partito Democratico di Cerveteri

di Alberto Sava
Inviato dalla Direzione regionale del Partito Democratico, il Commissario Marco Pierini è impegnato nella missione di far rinascere il PD ceretano. Da subito si è dedicato a riportare nel circolo dem (ancora senza una sede) serenità, dialogo e apertura alla collaborazione di tutte quelle realtà locali capaci di contribuire a creare una classe dirigente locale, che a sua volta guidi poi il Partito Democratico verso le sfide che bussano alle porte, prima tra tutte le elezioni amministrative del prossimo anno. Per lungo tempo il circolo dem locale è rimasto risucchiato in un lungo travaglio fino alla sua rarefazione dalla scena politica locale. In un decennio il circolo ceretano ha dissolto la propria identità ed il patrimonio di idee e progetti tra strappi, forzature, lotte intestine e lacerazioni fino alla perdita di un’autonoma operatività politica. Oggi incontriamo il Commissario Marco Pierini per fare il punto su quanto ha fatto in questi primi due mesi per il ritorno all’impegno politico del Partito Democratico tra i cittadini e nelle istituzioni a Cerveteri.
Due mesi fa lei è arrivato a Cerveteri con l’incarico di Commissario Pd, che situazione ha trovato?
“Ho trovato un PD dove sicuramente c’erano scorie di un periodo travagliato e reduce da alcune fibrillazioni però ho trovato anche molti iscritti e simpatizzanti disposti ad impegnarsi per scrivere una nuova storia, facendo magari un passo indietro per farne poi magari molti in avanti e tutti insieme”
All’esterno filtra poco o nulla del silente circolo Pd cittadino, quali sono i dossier sui cui sta lavorando?
“Sicuramente è così, ma questo perché di concerto con gli organismi superiori abbiamo deciso di dare un periodo di decantazione delle questioni che ci avevano portato al commissariamento utilizzando questo tempo per arrivare alla definizione di un gruppo consiliare per dare un’identità chiara e ben definita al partito di Cerveteri e su questo siamo arrivati alla definizione positiva della questione. Ora già dalla prossima settimana si potrà lavorare per ricostruire una forma partito che cominci a elaborare idee e proposte da sottoporre alla città”
Nel tempo il circolo si è totalmente smembrato, tra di quanti aderirono al progetto elettorale-civico di Pascucci e l’adesione dei restanti Dem ad Italia viva. Oggi, quali sono le prospettive di rinascita unitaria del partito democratico?
“Come dicevo prima il Partito Democratico a Cerveteri potrà essere uno solo con una linea ben definita che è quella dell’appartenenza a questa Amministrazione: avremo un gruppo consiliare e amministratori impegnati in questa Amministrazione che portando avanti idee e proposte, che nasceranno anche dal partito con lo scopo di  chiudere questa esperienza nel migliore dei modi. Sarà un partito aperto a chiunque su queste basi voglia entrare e partecipare alla rinascita del PD di Cerveteri”.
Ex-esponenti PD attualmente sono in maggioranza con simboli civici, ritiene di poterne riportare nel partito alcuni, tutti o nessuno?
“Sicuramente alcuni di loro sono e saranno la base di quello che stiamo costruendo. Come dicevo e ripeto con la consapevolezza che vogliamo costruire una comunità aperta a tutti e chi deciderà di farne parte deve sapere che non ci sono ruoli o gerarchie prestabilite, ma solo una totale sana e democratica concorrenza di idee e progetti”.
Nel 2022 Cerveteri voterà per le amministrative. Pensa che il PD potrebbe schierare un candidato sindaco autonomo, o impegnarsi per un candidato sindaco di coalizione, oppure è ipotizzabile un candidato sindaco espressione della maggioranza uscente?
“Questa è una domanda veramente prematura io ho il mandato per ora di cercare di riorganizzare il partito, altre questioni si affronteranno più in avanti. A livello meramente personale io credo che a Cerveteri come altrove, soprattutto in realtà medio grandi così come oggi è Cerveteri, non si possa pensare di costruire un centrosinistra competitivo senza un impegno forte del partito democratico”.
Il Partito Democratico è in crisi di identità, sia sul piano nazionale che locale. Come pensa di contribuire al rilancio del PD e della sua area, sorpassati a sinistra dall’attivismo civico?
“Mi permetta di dissentire sul fatto che le idee e in termini generali del PD siano in crisi, anzi mi pare che stiamo assistendo una trasformazione in cui tutti da destra e sinistra stanno scoprendo che le ricette da sempre portate avanti dal partito democratico (europeismo, solidarietà ecc.) siano diventati patrimonio di tutti, detto questo credo che anche a livello locale con le idee, i progetti, la serietà e l’affidabilità anche a Cerveteri il PD potrà ottenere un giusto riconoscimento dalla città e mi faccia dire, da quel poco che ho conosciuto e sto conoscendo a Cerveteri, nel PD ci sono e ci saranno donne e uomini in grado di interpretare questi sentimenti”.
Redazione
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