giovedì, Aprile 25, 2024

Lombardia verso la zona rossa, parla il governatore Fontana: “Spero sia l’ultimo sacrificio”

Lombardia verso la zona rossa causa varianti covid. Così il presidente della Regione Attilio Fontana, in collegamento con ‘Aria Pulita’ su Italia 7 Gold: “La Lombardia – ha spiegato – purtroppo si prepara a diventare zona rossa. I dati sono stati contenuti dalle scelte che abbiamo fatto dieci giorni fa, ma le varianti sono molto più veloci. Mi auguro che sia l’ultimo sacrificio chiesto ai nostri cittadini e che arrivino i vaccini necessari per iniziare la vaccinazione di massa, in modo che non ci siano più limitazioni alla nostra vita”, ha concluso. La Lombardia, attualmente in zona arancione scuro, non sarebbe colta di sorpresa dalla retrocessione. “Lo dico chiaramente: ora noi stiamo soffrendo e c’è una tensione ospedaliera importante, con una diffusione più rapida rispetto alle altre ondate”, ha detto ieri il governatore, quando il bollettino dell’11 marzo ha segnalato 5.849 positivi e 81 morti con l’indice di positività al 9,4%. Particolarmente colpita è la provincia di Milano con 1.394 nuovi casi di cui 563 a Milano città. “Non abbiamo ancora vaccinato tutti gli ultra ottantenni perché non abbiamo i vaccini. C’è una carenza del vaccino Pfizer. Quindi purtroppo gli 80enni dovranno aspettare ancora un po’, ci vorranno ancora parecchie settimane per completare” la vaccinazione degli over 80, ha detto ancora Fontana a Italia 7 Gold. Sulle polemiche per le convocazioni per le vaccinazioni ieri all’ospedale Niguarda di Milano Fontana ha detto che “le cose funzionano benissimo, il progetto di vaccinazione è eccellente. Ma un altro discorso è quello della convocazione e delle liste, che ha avuto deli intoppi che stiamo risolvendo. Aria, con la collaborazione di Poste Italiane, sta cercando di risolverli. Abbiamo utilizzato questo periodo anche per valutare il sistema”. Quello del Niguarda è stato “un errore”, un episodio “che non avrebbe dovuto verificarsi”, ha continuato Fontana, che ha ringraziato “gli operatori sanitari perché grazie alla loro disponibilità tutti gli anziani non sono stati rimandati a casa, ma, aspettando un po’ di tempo, sono riusciti ad essere vaccinati”. “Non credo che abbiamo sbagliato nella gestione dell’emergenza, ma che il virus è più complicato di quello che i nostri scienziati potessero immaginare. A più di un anno di distanza non abbiamo ancora trovato una cura specifica, ma solo cure che aiutano”, ha spiegato ancora. “Grazie al cielo abbiamo fatto quasi un miracolo, con i medici che hanno trovato i vaccini, che sono l’unica nostra ancora di salvezza”,
Redazione
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