venerdì, Aprile 26, 2024

Sanità pubblica a Cerveteri: disabilità, Pascucci stia più sul pezzo

E’ ormai da un anno che siamo sommersi di comunicazioni sugli andamenti dei contagi e della situazione per la quale il sindaco Pascucci non ha perso occasione di sentirsi come l’ex presidente del consiglio dei ministri con le sue dirette. La realtà però del territorio non porta con se solo la triste verità della diffusione del virus, ma anche quella delle mancanze delle strutture territoriali, per i quali non sappiamo invece mai nulla. E di questo anche deve occuparsi e dare riscontro un sindaco, primo responsabile della sanità pubblica, e che invitiamo da oggi a “stare più sul pezzo”, perché ci sono i più fragili, che c’erano anche ieri e che sembrano esistere solo da un anno. Soprattutto sollecitiamo lo stesso nel concludere l’iter che si sta rendendo infinito, dato siamo ancora in ritardo cronico rispetto altri comuni, nell’istituzione del Garante della Disabilità, figura che avremmo potuto avere già dal 2017 e che poteva occuparsi di alcune emergenze, come quella che ora andiamo a denunciare. Stiamo parlando nel particolare quindi proprio delle segnalazioni che arrivano dai famigliari di persone con disabilità. Cosa dice la legge? Il Piano strategico dell’Italia per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19, adottato con DM del 2 Gennaio 2021, ha stabilito le fasce di età da vaccinare, e nel Decreto del 2 marzo è entrato nel merito della gestione delle restrizioni, decretando che gli accompagnatori dei portatori di disabilità possono, per ovvi motivi, limitare il distanziamento sociale e svolgere attività all’aperto e di supporto in ospedale. Limitato l’uso della mascherina a persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della stessa, nonché per le persone che devono comunicare con la persona disabile laddove il dispositivo crea un problema di comprensione. Resta garantito infine la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Cosa dice la Regione, e quindi la nostra ASLRM4 per la vaccinazione? Sul portale della ASL si leggono gli scaglioni di età: 79-78 ANNI: dal 5 marzo le persone nate negli anni 1942 e 1943 possono prenotare on-line il proprio vaccino anti COVID-19. Per prenotare sarà necessaria la sola tessera sanitaria. 65-64 ANNI: dal 8 marzo le persone nate negli anni 1956 e 1957 possono prenotare la vaccinazione, oltre che dal proprio medico di medicina generale, anche online. PER I CAREGIVER: i genitori/caregiver dei soggetti in Assistenza Domiciliare Integrata sottoposti a ventilazione meccanica assistita possono prenotare la propria vaccinazione attraverso il numero 06164161841 a partire dalle 7.30 del 04 Marzo 2021 Il sito a cui rivolgersi per i primi due scaglioni è: https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it/welcome. Cosa succede nella realtà? Prendiamo un caso specifico di chi ci ha contattato: chiamando il numero 06164161841, il servizio dedicato alle terapia per i caregiver, dopo 20 minuti di attesa, dopo aver fornito i dati personali dell’utente e del caregiver non viene riconosciuta l’esenzione dal sistema informatico. Alla comunicazione del fatto di avere già una data fissata per l’utente, l’opertatore risponde che non può risalire a nulla, non riconoscendo il sistema informatico il codice fiscale del caregiver. Di lì partono comunicazioni all’URP tra chiamate e mail che non risolvono nulla. In tutto questo si aggiungono comunicazioni dalle ASL di mancata fruizione della terapia per mancanza di dosi. Allora ci interroghiamo a questo punto su dei punti fondamentali: la ASL sul territorio è supportata e/o seguita? Le difficoltà, dalla nostra amministrazione, sono conosciute e/o segnalate per garantire accesso alla vaccinazione alle persone disabili e loro caregiver? Non si può, e ci rivolgiamo direttamente sempre al sindaco, pensare che il problema non ci riguardi solo perchè l’ASL è un ente esterna al comune di Cerveteri, perché l’ente fa servizio al cittadino, e bisogna, in un momento come questo, garantire che il servizio venga ricevuto. Certo, ci rendiamo conto che stiamo parlando proprio con chi i problemi di assistenza sociale li ha anche creati per incapacità gestionale dei fondi, gravando anche su altri comuni come i nostri cugini di Ladispoli. Siamo stanchi di vivere in un comune dove si fanno tagli di nastro per passerelle sulle spiagge che danno visibilità a cittadini e turisti di preoccuparsi della disabilità, quando poi la qualità della vita nell’intero territorio di Cerveteri tra barriere architettoniche ancora non superate e disservizi lascia la disabilità, quella nelle case delle famiglie, occuparsi di se stessa
Redazione
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