mercoledì, Aprile 17, 2024

Granarone: rischio covid, paravento per una democrazia ‘a la carte’

Grave attacco di M5S al sindaco Pascucci e al presidente del consiglio Travaglia

di Alberto Sava
Premesso che i consigli comunali si svolgono nella legalità e nel rispetto della normativa, garantita dalla figura istituzionale preposta, i problemi sorgono sull’applicazione delle norme che scorre sul filo di un affilatissimo rasoio. La pensano così i consiglieri comunali di opposizione che, al netto della premessa di cui sopra, scaricano accuse e critiche pesantissime all’intera maggioranza, composta dall’onnipresente Pascucci, accusato di essere sempre più distaccato dal suo ruolo di sindaco. Intorno a lui una manipolo di fedelissimi, pronti a seguirlo fino alla fine, con al seguito i ‘silenziosi’ consiglieri della maggioranza. Cerveteri è un comune abbandonato a se stesso sul piano amministrativo, e su quello politico siamo ai titoli di coda. Dopo la raffica di attacchi da parte delle opposizioni al comportamento della maggioranza durante l’ultimo Consiglio al Granarone, l’ulteriore inasprimento non potrebbe che essere una richiesta di dimissioni. Dai banchi della minoranza Lega e FdI hanno messo nel mirino il presidente della commissione Bilancio, Angelo Galli, accusandolo di aver confuso il Bilancio comunale con una partita doppia, dove i conti debbono quadrare per forza, snaturandolo di quella che dovrebbe essere la sua essenza politica. In particolare è finito sotto accusa per la mancata riduzione dell’Imu, come se Cerveteri non fosse stata minimamente colpita dalla pandemia. E sempre i consiglieri Luca Piergentili per la Lega e Annalisa Belardinelli per Fratelli d’Italia hanno colpito a fondo tutta la maggioranza, accusandola di essere solo attaccata solo alle poltrone. Se dai banchi dell’opposizione gli attacchi del centrodestra a Pascucci e collaboratori sono durissimi, non fa sconti anche il consigliere comunale della minoranza pentastellata Alessandro Magnani che dichiara: “Martedì scorso c’è stato consiglio comunale e, come avevo anticipato in un post su facebook, per la terza volta consecutiva la partecipazione è stata consentita ai consiglieri esclusivamente da remoto, per decisione autonoma, seppure nelle sue prerogative, del Presidente Travaglia. Con tutta evidenza ormai, escludere la fisicità dell’aula da un dibattito come quello che si sviluppa normalmente nel nostro consiglio comunale ha soprattutto lo scopo di ottenere un importante obiettivo, nascosto dalla facciata della prudenza anti-covid: quello di sedare i consiglieri di opposizione dietro la freddezza limitata di uno schermo e di approfittare dei frequenti problemi audio per spezzare la tensione emotiva di un dibattito acceso. Non solo, permette anche a qualcuno di esserci e non esserci allo stesso tempo, come è successo questa volta al sindaco. Martedì ho pensato quindi di attuare una silenziosa ma visibile iniziativa di protesta, partecipando in movimento a questo Consiglio. Ho percorso a piedi per quasi 3 ore le strade di Marina di Cerveteri, avendo sempre in tempo reale davanti agli occhi, mentre ascoltavo e intervenivo nel dibattito, la situazione di degrado in cui versa il nostro territorio, che da privato cittadino vivo ogni giorno. Purtroppo, non ho potuto mettere anche di fronte agli occhi del sindaco le criticità che ogni cerveterano conosce bene ma che questa giunta sembra considerare di minore importanza. Perché il sindaco, a un certo punto, è scomparso ed è stato molto, molto silenzioso per tutto il consiglio. A parte le comunicazioni iniziali e le dichiarazioni di voto, non pervenuto. Comunicazioni, tra l’altro, in cui ha menzionato l’attività di volontariato civico di alcuni meritevoli cittadini nelle ultime settimane dimenticandone altri, come al solito. Altri, la cui voce rimane inascoltata da anni e che ormai hanno imparato a fare da sé. Ha dimenticato, ad esempio, l’iniziativa dei genitori degli alunni del Giovanni Cena che, insieme a me e grazie al contributo economico di un imprenditore di Cerveteri, si sono adoperati, a quattro anni dall’avvio della raccolta differenziata, per dare finalmente alla scuola più di 160 mastelli da distribuire all’interno dell’istituto. Questi cittadini, oltre a educare i propri figli al corretto conferimento dei rifiuti e a tutelare l’ambiente, hanno evitato in questo modo che la scuola si vedesse sanzionata per errato conferimento di indifferenziata, sebbene avesse sollecitato più volte il Comune per la fornitura dei necessari mastelli, l’ultima un paio di mesi fa. Ma si sa, da noi i sindaci e le assessore sedicenti ambientalisti sono così. Forse anche per questa sua assenza, tuttavia, il Consiglio è stato meno teatro e più sostanza. Tra i punti in discussione, che hanno sollevato le critiche nostre e della maggior parte dell’opposizione, l’alienazione dal patrimonio comunale di due immobili in centro città, sui quali il consigliere Galli, delegato di recente al Bilancio, ha riferito essere troppo costosa ogni ipotesi di ristrutturazione e utilizzo. Peccato che la sua valutazione abbia avuto la stessa precisione estimativa dell’oroscopo del venerdì. Ricordiamo che questo sindaco è ininterrottamente in carica dal 2012 e che quegli immobili sono stati lasciati marcire per anni. Nessuna valutazione tecnica in loco, nessuna perizia, nessuna idea del costo effettivo di un’eventuale ristrutturazione portate all’attenzione del consiglio. Siccome il delegato Galli dice che “si sa che costerebbe troppo”, non viene pensato, tentato, valutato nessun altro utilizzo che non sia il fare una piccola cassa concedendoli a un privato. Il sindaco muto e la maggioranza muta hanno approvato il provvedimento. Mi domando ancora una volta, che prospettive ci sono per Cerveteri, con questa giunta senza idee?” conclude Alessandro Magnani.
Redazione
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