mercoledì, Aprile 24, 2024

Occulta due milioni di introiti al fisco e prende contributi Covid dallo Stato

Civitavecchia: i finanzieri denunciano una persona per malversazione e indebita percezione di fondi pubblici

Aveva occultato al Fisco proventi per oltre 2 milioni di euro un consorzio di Civitavecchia specializzato nella logistica e nei trasporti, beneficiario degli aiuti previsti dal Governo per fronteggiare la crisi economica dovuta alla pandemia. E’ stato individuato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, che hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Civitavecchia una persona per i reati di malversazione e indebita percezione di erogazioni pubbliche. Le Fiamme Gialle della città portuale nel corso di un controllo di routine per l’accertamento dei requisiti di un consorzio privato che aveva fatto richiesta di aiuti allo Stato, hanno rilevato possibili irregolarità. E’ accaduto che gli investigatori avevano inizialmente avviato accertamenti per riscontrare la sussistenza dei requisiti per la fruizione del finanziamento bancario garantito dallo Stato, pari a 30.000 euro, nonché del contributo “a fondo perduto” di oltre 18.000 euro. Successivi approfondimenti sul conto corrente bancario hanno consentito di appurare che le somme ottenute in prestito erano state destinate a scopi personali, anziché al pagamento di dipendenti e fornitori; parallelamente, l’esame della documentazione della società ha evidenziato che il decremento del fatturato subito non era dovuto all’emergenza sanitaria ma al venir meno, già in epoca antecedente alla pandemia, dei ricavi derivanti dai servizi prestati a favore di un’importante catena di supermercati. Al fiuto dei finanzieri non è sfuggito che il consorzio aveva omesso di adempiere, per due periodi di imposta, all’obbligo di presentazione delle dichiarazioni tributarie, nascondendo, in tal modo, gli introiti della commessa. Gli elementi raccolti hanno permesso all’Autorità Giudiziaria di chiedere e ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale l’emissione di un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca “per equivalente”, avente ad oggetto rapporti bancari e quote di immobili e di società riconducibili all’indagato. L’operazione si inquadra nella più ampia attività svolta dalla Guardia di Finanza di Roma a contrasto dell’economia sommersa e delle frodi fiscali, nonché di ogni comportamento illecito.
Redazione
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