giovedì, Aprile 25, 2024

Al via nella Capitale il Festival delle Scienze dal 15 aprile

In occasione della Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo del 15 aprile, il Festival delle Scienze di Roma prodotto dalla Fondazione Musica per Roma realizza, in collaborazione con il ministero dell’Università e della Ricerca e con il patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, una vera e propria maratona scientifica in streaming dalle 10:00 alle 20:30 con 16 incontri, 55 relatori, 3 ministeri e 14 partner scientifici. I collegamenti avverranno da tutto il mondo: dall’Artico, dall’arsenale di Venezia, dai laboratori del Gran Sasso, al Cern, dall’Etna a Parigi, da Boston alla Florida e Chicago. Andrà in diretta sul sito www.festivaldellescienzeroma.it e sulla pagina www.facebook.com/FestivaldelleScienzeRoma in italiano e inglese. Ad aprire la manifestazione l’amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, Daniele Pittéri, con i ministri Maria Cristina Messa, Luigi Di Maio ed Enrico Giovannini.
L’iniziativa prevede la partecipazione delle maggiori istituzioni scientifiche e la presenza di molte personalità di rilievo della ricerca italiana, come Fabiola Gianotti del Cern, l’astrofisica Sandra Savaglio, l’architetto Carlo Ratti, la virologa Ilaria Capua, il direttore della Sissa Stefano Ruffo, la vicedirettrice della Divisione di fisica applicata e tecnologia dei superconduttori presso il Fermilab, Anna Grassellino e l’astrofisica Marica Branchesi, inoltre ci saranno collegamenti in diretta dalla sala di monitoraggio per le eruzioni dell’Etna, dalla sala sismica e di allerta tsunami di Roma, fino ad arrivare alla stazione dirigibile in artico nelle Isole Svalbard e all’Istituto di Scienze marine dell’Arsenale di Venezia.
“L’emergenza che stiamo attraversando ha, da una parte, riportato la ricerca al centro delle nostre vite e, dall’altro, reso evidente come lo scambio e la collaborazione siano fondamentali per raggiungere obiettivi strategici” dice il ministro dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa. “Per questo, migliorare e incentivare la mobilità temporanea dei nostri ricercatori verso l’estero e attrarre giovani studenti stranieri nelle nostre università ed enti di ricerca è un’azione che non possiamo più rimandare”.
Redazione
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