giovedì, Marzo 28, 2024

Lettera aperta al Sindaco e al Consiglio Comunale: “Una città senza memoria?”

Sono molti i provvedimenti che l’amministrazione può assumere per conservare e diffondere la memoria storica della città. In un mondo che sembra essere “Un mondo senza storia” è sempre più importante dare concrete manifestazioni contro la tendenza diffusa a cancellare il ricordo e con esso l’identità e il senso dell’appartenenza alla comunità. Si può fare qualcosa di utile? Noi riteniamo che alcune iniziative possano assumersi e al momento pensiamo di dover sottoporre a Lei e al Consiglio comunale una proposta che non comporta né grande impegno né rilevanti spese, ma che può avere un significato tangibile oltre che simbolico. Una proposta non esaustiva per un problema che va affrontato in una visione più ampia, a cominciare dalla toponomastica che ha bisogno di una seria ricognizione per rendere merito a quei nostri concittadini che si sono fatti valere nei più diversi campi. La proposta riguarda la valorizzazione di alcune delle attività culturali nella nostra città. Nel campo della cultura, dello sport e nelle attività in cui il valore e l’impegno si possono esprimere, la città ha sempre dato apprezzabili risultati. Nel campo della cultura, che è il riferimento della nostra proposta, abbiamo avuto ed abbiamo eccellenze e talenti e la stessa città è stata spesso centro della attenzione di opere significative. Libri di vario genere (dal romanzo, alla poesia, alla storia, al teatro, alla critica) di nostri concittadini vengono pubblicati, a volte anche con apprezzabili risultati di pubblico e di critica. Questa ricchezza resta troppo spesso confinata nei livelli individuali o di piccoli gruppi e a volte relegata all’ambito familiare e amicale o custodita nelle raccolte di appassionati cultori della nostra storia. Ma non c’è luogo dove siano conservati e si possano consultare. Pensiamo che questa cultura diffusa, che vede impegnati tanti nostri concittadini sia un patrimonio della città e che debba essere sostenuta e valorizzata. Un primo passo può essere quello di destinare un’ala della nostra biblioteca cittadina alla raccolta di tutti i testi che parlano della nostra città e di tutti i libri editi ed inediti di nostri concittadini, del presente e del passato, così da rendere questa ricca produzione fruibile e poterla raccogliere e conservare, contro il rischio della dispersione e della perdita. Libri editi ed inediti. Perché accade che testi anche di valore, mai pubblicati, rimangano nelle librerie personali e col tempo e con la scomparsa degli autori finiscano al macero. Un luogo quindi della cultura libraria cittadina, per la consultazione, la conservazione e la conoscenza, dove i testi vengano raccolti e messi a disposizione. E’ una operazione di relativa semplicità che avrebbe però un ritorno importante per la cultura e la storia di Civitavecchia. (seguono firme)
Redazione
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