martedì, Aprile 16, 2024

“Cybercrime”, i Nas oscurano 92 siti che vendevano medicinali illegali

Operazione a contrasto del cybercrime farmaceutico da parte dei Nas: oscurati 92 siti dove venivano offerti svariati medicinali, molti dei quali connessi anche all’emergenza da Coronavirus. Nell’ambito di una mirata operazione di vigilanza telematica contro il cybercrime farmaceutico, condotta di concerto con il Ministero della Salute, i carabinieri del Nas hanno oscurato 92 siti web collocati su server esteri e con riferimenti di gestori non individuabili sui quali venivano effettuate la pubblicità e l’offerta in vendita, anche in lingua italiana, di svariate tipologie di medicinali molte delle quali connesse anche con l’emergenza pandemica da Covid-19. Oltre a una serie di farmaci recanti varie indicazioni terapeutiche e soggetti a obbligo di prescrizione, nonché vendibili solo in farmacia, i militari hanno individuato l’offerta in vendita di medicinali asseritamente contenenti principi attivi soggetti a particolari restrizioni d’uso e specifiche indicazioni d’impiego in relazione all’infezione da Sars Cov-2 come gli antimalarici clorochina e idrossiclorochina. Presenti nei siti individuati anche l’antivirale ribavirina, per la quale è stato autorizzato l’uso compassionevole limitatamente a pazienti ospedalizzati con difficoltà respiratorie legate al Covid-19, l’antibiotico azitromicina, gli antinfiammatori colchicina, oggetto di uno studio sperimentale nel trattamento del coronavirus, e indometacina, la cui assunzione fuori stretto controllo medico può cagionare gravissimi effetti collaterali, nonché la colchicina, utilizzata per alleviare il dolore da attacchi acuti di gotta, per la quale l’Aifa ha autorizzato uno studio clinico che mira a valutare l’efficacia e la sicurezza del principio attivo nel ridurre il tasso di ospedalizzazione di pazienti domiciliari con infezione sintomatica da Sars Cov-2. Tra i prodotti presenti nelle ‘vetrine virtuali’ di alcuni dei siti oscurati sono stati rilevati farmaci a base di umifenovir, un principio attivo antivirale per il quale l’Agenzia Italiana del Farmaco ha già da tempo precisato l’assenza di autorizzazione nella U.E. e la mancanza di evidenze scientifiche sull’efficacia nel trattamento e nella prevenzione del Covid-19. Da menzionare, infine, l’inibizione all’accesso di due ulteriori siti che presentavano non solo medicinali a base di salbutamolo, broncodilatatore utilizzato nel trattamento dell’asma, e di anabolizzanti vietati per doping, ma anche prodotti asseritamente a base di dinitrofenolo, sostanza chimica non destinata al consumo umano che, se assunta, altera le funzioni delle cellule inducendole a disperdere energia come calore invece di immagazzinarla al loro interno, determinando un effetto ‘brucia grassi’ che comporta una rapida perdita di peso, ma è altamente imprevedibile e gravemente dannoso per l’organismo in quanto causa innalzamento della temperatura corporea, sudorazione profusa e aumento della frequenza cardiaca e respiratoria. Con quelli di oggi, salgono a 121 i provvedimenti sinora eseguiti nel corso del 2021 dai Nas. “Su medicinali e dispositivi medici ci dobbiamo fidare dei nostri medici, dei farmacisti e dei professionisti sanitari e diffidare di canali di distribuzione alternativi” ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo l’operazione. “Voglio ringraziare i Nas, Comando Carabinieri per la tutela della salute, per l’operazione che ha portato all’oscuramento di 92 siti web che vendevano illegalmente farmaci anti Covid-19 e altri prodotti ritenuti pericolosi”.
Redazione
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