venerdì, Aprile 19, 2024

Pasquale Tridico (Inps): “I periodi non lavorati nei rapporti di lavoro part time verticale o ciclico sono riconosciuti per intero anche per le gestioni private”

I periodi non lavorati nei rapporti di lavoro part time verticale o ciclico sono riconosciuti per intero dall’Inps, anche per le gestioni private, nel calcolo dei requisiti di anzianità lavorativa per l’accesso al diritto alla pensione. E’ quanto emerge dalla circolare Inps n. 74 del 4 maggio con la quale l’Istituto ha fornito le indicazioni sulla nuova modalità di calcolo dell’anzianità contributiva, introdotta dal 1° gennaio 2021 dall’articolo 1, comma 350, della Legge di Bilancio. Precedentemente la disciplina previdenziale, ricorda la nota Inps, prevedeva che il parametro di misurazione per i periodi da riconoscere fosse la “settimana retribuita”: il numero dei contributi settimanali da accreditare ai fini delle prestazioni pensionistiche era pari a quello delle settimane dell’anno retribuite, per cui non era consentito l’accredito delle settimane prive di retribuzione. “Il riconoscimento opera per i rapporti di lavoro in essere al momento dell’entrata in vigore della nuova disciplina e per tutta la durata degli stessi, ma anche per i rapporti di lavoro esauriti prima di tale data. Si tratta di una riforma attesa e quanto mai giusta, soprattutto per le donne che devono affrontare periodi di attività ridotta per motivi legati alla maternità o per tutti coloro che abbiano altre esigenze di conciliazione lavoro-famiglia”, commenta il Presidente dell’Istituto, Pasquale Tridico.
Redazione
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