sabato, Aprile 27, 2024

Terrorismo, parla Mario Calabresi: “Io credo che quello che ha fatto la Francia sia soprattutto un gesto simbolico, non faccio troppo affidamento sul fatto che queste persone in tempi brevi tornino in Italia”

“Io credo che quello che ha fatto la Francia sia soprattutto un gesto simbolico, non faccio troppo affidamento sul fatto che queste persone in tempi brevi tornino in Italia”. Lo ha detto Mario Calabresi, oggi, a Milano, in occasione della commemorazione, in Questura, del 49mo anniversario dell’uccisione del padre, il commissario Luigi Calabresi. Oggi questi arresti non ci cambiano, come famiglia – ha aggiunto – non fa la differenza, ma sarebbe invece importante un contributo di verità e un’ammissione di responsabilità”.
“Quest’anno la commemorazione è tornata inaspettatamente d’attualità per gli arresti francesi – ha detto Mario Calabresi – però non cambia molto, noi giustizia pensiamo di averla avuta e le verità le conosciamo. Si è messo fine a un’anomalia, cioè che ci fossero degli assassini liberi e protetti in Francia”. Alla commemorazione erano presenti oltre alla vedova del commissario Calabresi, Gemma Capra, i figli e le nipoti, oltre al prefetto, Renato Saccone, al questore, Giuseppe Petronzi, al presidente della Regione, Attilio Fontana, al vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo, e ad autorità militari e civili. Un primo momento di raccoglimento era stato effettuato, come ogni anno, in via Cherubini, luogo del delitto, il 17 maggio del 1972. All’esterno della Questura è stata commemorata anche la ‘strage di via Fatebenefratelli’, avvenuta il 17 maggio del 1973.
Redazione
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