giovedì, Aprile 25, 2024

La Lega e i radicali presentano il referendum sulla Giustizia

Il leader della Lega Matteo Salvini insieme ad altri esponenti del Carroccio e del Partito Radicale, come Maurizio Turco, ha esposto un grande striscione davanti alla Corte di Cassazione con scritto “Referendum Giustizia”. Il comitato promotore, che ha la doppia presidenza Salvini-Turco, è entrato in Cassazione per depositare i quesiti del referendum sulla giustizia. Questo è un referendum per una riforma vera, profonda e giusta della giustizia attesa da decenni: meno correnti nel Csm, processi veloci, responsabilità civile di chi sbaglia, più tutele per i sindaci. Mentre il Parlamento andrà avanti nel processo delle riforme, gli italiani potranno accompagnare firmando da 2 luglio”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, in Cassazione per il deposito dei quesiti. “La riforma in Parlamento? Il Parlamento è pagato per fare le riforme della pa, della giustizia. Alcuni temi non potranno trovare spazio in Parlamento e li mettiamo nelle mani dei cittadini. E’ un aiuto, portiamo una dote al governo Draghi che ha la nostra piena fiducia, e al paese”, ha aggiunto. Con Matteo Salvini “la questione non è se si può trovare” una sintesi, perché “si deve trovare. Quelle risorse che l’Europa con grande generosità ci sta dando necessitano di alcune riforme”. Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, ad Agorà, su Rai Tre. “Sono convinto che il governo Draghi sia quello giusto” per fare le riforme che servono e un accordo “si deve trovare”. “Noi sosteniamo la ministra Cartabia con grande forza sulla riforma della giustizia. Ho incontrato Uggetti e abbiamo discusso sulla necessità di una riforma. Se non ora quando le riforme della giustizia? Devono essere nell’interesse dei cittadini. C’è la riforma fiscale, il fisco così non va, deve essere più basso sui redditi medio bassi e deve aiutare le imprese. Oggi il fisco premia gli evasori, noi dobbiamo premiare la fedeltà fiscale. Questo è il governo giusto, una sintesi si deve trovare”. “Servono riforme costituzionali, a partire dalle fine del bicameralismo paritario. Tutti gli addetti ai lavori sanno che questa anomalia tutta italiana pesa. Non so se questa stagione sarà quella giusta, ma resta un nodo da sciogliere”. Così il presidente di Italia Viva Ettore Rosato questa mattina a Skytg24. “Ora comunque essenziale trovare il modo di arrotondare spigoli e opposizioni frontali per accompagnare il governo in questa stagione di riforme previste dal PNRR e per permettere al Paese di superare la più grave crisi economica dal dopoguerra”.
Redazione
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