venerdì, Aprile 26, 2024

Processo ai vertici Eni, per il Tribunale di Milano “Mancano prove certe ed affidabili dell’esistenza dell’accordo corruttivo contestato”

Mancano “prove certe ed affidabili dell’esistenza dell’accordo corruttivo contestato”. Lo scrive la settima sezione penale del Tribunale di Milano nelle motivazioni della sentenza con cui, lo scorso 17 marzo, ha assolto “perché il fatto non sussiste” tutti gli imputati per il caso della presunta corruzione in Nigeria, tra cui Eni, Shell, l’ad della compagnia petrolifera italiana Claudio Descalzi e il suo predecessore e attuale presidente del Milan Paolo Scaroni.
Redazione
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