venerdì, Aprile 26, 2024

Covid, in Europa in aumento i contagi della variante Delta

Nell’ultima settimana i casi di Covid sono cresciuti più del previsto e in maniera vistosa in Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda, Norvegia, Portogallo, Regno Unito e Spagna, mentre per i decessi la variazione rispetto alle attese è molto più contenuta. Emerge dalle ultime tabelle previsionali del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). In molti Paesi europei la curva discendente dei contagi si è invertita. Secondo le stime del centro previsionale Covid dell’Ecdc, tra il 26 giugno e il 3 luglio in Spagna avrebbero dovuto esserci 21.743 casi, invece ce ne sono stati oltre il doppio, 51.405. In Italia, 5.222 invece di 3.909. In Belgio, le previsioni dell’Ecdc davano per la stessa settimana 1.960 nuovi casi, ce ne sono stati oltre 4 mila. La situazione dei decessi resta invece tutto sommato stabile: in Spagna 13 in più in una settimana rispetto alle previsioni, in Italia 26 in più, in Belgio 8 in meno. Nel Regno Unito, dove i contagi hanno ripreso a crescere dall’ultima settimana di maggio, i morti sono stati 118 invece dei 164 stimati. In Russia nelle ultime 24 ore si sono registrati 24.353 nuovi casi di Covid-19 e 654 decessi provocati dalla malattia: lo riferisce il centro operativo nazionale anticoronavirus, ripreso dall’agenzia Interfax. Ieri in Russia erano stati annunciati 25.142 nuovi contagi accertati nel corso della giornata precedente, il livello giornaliero più alto dall’inizio di gennaio. Nelle ultime 24 ore, si sono riscontrati 6.557 nuovi casi nella sola città di Mosca, 2.651 nella regione di Mosca e 1.828 a San Pietroburgo. Il governo dell’Indonesia ha ordinato di rendere assolutamente prioritario il reperimento dell’ossigeno per gli ospedali, la cui carenza, insieme a quella di letti, ha di recente causato la morte di almeno 63 pazienti colpiti da Covid-19 in ospedali cittadini. In un Paese che conta fino a 25.000 nuovi contagi ogni giorno, soprattutto della variante Dalta, che ha aggravato la situazione: una situazione che potrebbe essere molto sottostimata per la scarsità dei tamponi effettuati al di fuori della capitale Giakarta. Da oggi, come annunciato alcuni giorni fa, il governo della Nuova Zelanda ha deciso di riavviare i voli, interrotti una settimana fa a causa del numero crescente di contagi australiani da Covid, con alcuni Stati dell’Australia, in particolare con South Australia, Victoria, la Tasmania e il territorio della capitale Canberra. In Tunisia il tasso di positività dei test al Covid-19 è del 30-50%, a seconda delle regioni, e la situazione epidemiologica è “molto difficile”, eppure la gente sembra star abbandonando le misure di sicurezza, come il distanziamento sociale e l’obbligo di indossare la mascherina, secondo quanto dichiarato dalla portavoce del Comitato scientifico per la lotta al coronavirus tunisino, Jalila Ben Khelil. Secondo i dati del ministero della Salute di Tunisi ieri sono stati segnalati 116 i morti e 4686 nuovi casi di coronavirus confermati su 13.920 test, con un tasso di positività del 33,66%.
Redazione
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