Scritta un brutta pagina della politica cerveterana destinata a fare rumore alle elezioni di maggio 2022
di Alberto Sava
Pascucci e la sua maggioranza civica sono in seria difficoltà per la svolta della questione Assovoce, cacciata dall’Amministrazione comunale da Cerveteri ed accolta a braccia aperte da Ladispoli. Tra le tante arrampicate sugli specchi della politica cerveterana c’è il tentativo di spacciare per un vulnus irrisolvibile la mancanza della famigerata convenzione. I consiglieri di opposizione Belardinelli e Piergentili hanno riassunto la vicenda in una mozione che presenteranno al prossimo consiglio comunale. Prima della mozione, diamo spazio, all’appello rivolta al Sindaco ed ai consiglieri di maggioranza, che i consigliere Piergentili (Lega) e Belardinelli (FdI) lanciano da le colonne de la Voce: “Manca la volontà politica di risolvere il problema. Punto! È vero che il Dirigente deve applicare la legge, ma è altrettanto vero che la politica ha il compito di trovare una soluzione, si può giungere ad un accordo transattivo così come è stato fatto in passato per un’altra associazione, tramite una delibera di Giunta su proposta dell’Assessore alle politiche sportive”. Chiediamo di azzerare il debito dell’Assovoce o di concedere il massimo della rateizzazione per chiudere la controversia e stipulare poi una nuova convenzione. Il prossimo consiglio comunale ci sarà il 29 luglio, mentre lo sfratto è fissato per il 22 per questo dalle pagine di questo giornale vogliamo lanciare un appello alla maggioranza affinché si attivi per riuscire ad evitare lo sfratto di un’associazione di volontariato che da 30 anni presta un importante servizio per la collettività”. La mozione di Lega e Fratelli d’Italia, è legata ai tempi della burocrazia e quindi tardiva, spiega i fatti, chiarisce le zone grigie e propone la soluzione politica alla questione.
AGGIORNAMENTO del 14.07.2021 ore 18.11
Sfratto: immobilismo Assovoce, solo un paravento della politica
I sottoscritti consiglieri Anna Lisa Belardinelli (FDI) e Luca Piergentili (Lega) premesso che: In data 23.04.2021 veniva notificato all’Associazione As.So.Vo.Ce. l’ordinanza n. 36 del 22.04.202, emessa dal competente Dirigente, ai sensi del combinato disposto degli artt. 823 comma 2 e 825 c.c., nonché ai sensi dell’art. 21 della L. 241/90 e s.m.i; La predetta Associazione avverso tale ordinanza presentava all’Ente istanza di annullamento in autotutela contestandone la legittimità, in particolare sottolineava la nullità della stessa secondo i principi sanciti dall’art. 21 spties, l. 241/1990, perché emessa in carenza assoluta di potere. L’Associazione istante infatti, richiamando la concorde giurisprudenza amministrativa, sottolineava nell’istanza che il potere c.d. di polizia demaniale che legittima il potere di autotutela esecutiva previsto dall’art. 823, comma 2, c.c., presuppone il previo accertamento della natura di bene patrimoniale indisponibile del compendio immobiliare oggetto di tutela pubblicistica, natura desumibile da un espresso atto amministrativo da cui risulti la specifica volontà dell’Ente di destinare quel determinato bene ad un pubblico servizio, atto che sembrerebbe mancare nel caso specifico; Essendo scaduta la concessione stipulata tra il Comune di Cerveteri e l’Associazione As.So.Vo.Ce. per l’utilizzo dell’immobile quest’ultima avrebbe un debito nei confronti del Comune di Cerveteri di circa euro 8.000,000 corrispondente all’indennità per occupazione sine titulo dalla data di scadenza della convenzione ad oggi; L’Associazione As.So.Vo.Ce. utilizza l’immobile comunale da trent’anni, svolgendo da sempre un importante servizio salvavita per la collettività, garantendo la presenza costante di un mezzo di soccorso e di volontari in tutte le manifestazioni organizzate dal Comune di Cerveteri e/o da Associazioni e/o dai Rioni, svolgendo inoltre un importante servizio in occasione di calamità naturali; la convenzione risulta scaduta, ma ciò non impedisce di stipulare una nuova convenzione con la predetta Associazione al fine di consentirle di continuare ad utilizzare l’immobile comunale, ovviamente previo accordo tra il Comune di Cerveteri e l’Associazione per la risoluzione delle pendenze, strada peraltro già perseguita dall’Ente per la definizione di controversie con altra associazione.