“Sindaco, Assovoce ti ringrazia di averci cacciati da Cerveteri. Non fraintendiamoci, la tua è stata un‘azione brutta ed ipocrita perché avete trasformato in “scudo umano” il dirigente che ha firmato l’ordinanza tecnicamente dovuta ma politicamente voluta da te, conniventi i tuoi (devoti) consiglieri di maggioranza. Ed ancora. E’ stata una scelta cattiva e cinica e come tale deve essere ricordata dai cerveterani. Oggi la nostra missione è tenere vivo quanto è accaduto, fino a che non sarà chiaro a tutti la gravità degli eventi che tu hai voluto. Forse l’averci considerato un ramo secco ed improduttivo, non organico ai tuoi disegni, ti ha indotto a sottovalutare la nostra forza di reazione e la nostra determinazione nel non permettere mai più a nessuno di calpestare la trentennale storia di Assovoce. Abbiamo colto l’attimo e siamo a Ladispoli, lontano dai miasmi mefitici dei piani sopra la nostra ex-sede. Lontani quanto basta per avere la testa libera ed il respiro alleggerito dalle tante strette delle troppe ansie che hai voluto darci. Con te abbiamo scoperto che la fraternità paesana a Cerveteri è morta e la bontà, essenza della cavalleresca cultura rurale, si è dissolta sotto il giogo e le prepotenze dei nuovi feudatari della democrazia elettiva. Ed è questo il nocciolo base che accompagnerà il nostro progetto di riscrivere la filosofia del volontariato cerveterano. L’Assovoce va strutturata, difesa e distinta dalla palude della pletora di associazioni vicine al mondo della politica e lontane dall’universo solidale che anima il terzo settore italiano, associazioni che in nome della osservanza normativa percepiscono fior di fondi pubblici regionali e nazionali. Caro sindaco, noi dell’Assovoce Cerveteri non abbiamo mai nascosto la nostra unica leggerezza burocratica di cui ti sei servito per cacciarci, ma siamo un’associazione rispettosa della politica e lontana quanto basta dai politicanti e devi ammettere, Pascucci, che la politica è ovunque in forte ribasso e questo qualcosa significa o no? Come ha scritto il Direttore Alberto Sava, i politici passano ed Assovoce continua…Il 23 maggio del 1991, anno della nostra fondazione, è una data ormai fin troppo lontana ed Assovoce Cerveteri si prepara ed entrare nel terzo millennio facendo rinascere il progetto di essere una associazione primaria del terzo settore nel Lazio al passo con i tempi e che nessuno potrà più provare a calpestare, convinto pure di riuscirci. Concludiamo ricordando a tutti che Assovoce è un progetto nato dalla determinazione, volontà, umanità e animo solidale di un gruppo di personaggi locali, dotati anche di una immensa tigna che ha viaggiato nel tempo arrivando fino a noi trent’anni dopo. I politici passano, mentre il progetto Assovoce ha ritrovato il passo con i tempi ed è già ripartito”.