venerdì, Aprile 19, 2024

Al via il processo “Mafia Capitale”: alla sbarra 46 imputati fra cui Buzzi e Carminati

Quarantasei imputati, sessanta avvocati, più di 130 udienze previste fino a luglio. Migliaia di intercettazioni e centinaia di documenti depositati. Nell’aula Occorsio della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio l’attenzione mediatica e politica, non solo italiana, è rivolta al primo atto del processo che ha scosso profondamente i palazzi dell’amministrazione capitolina e la vita economica di Roma.  I giudici hanno dato il consenso alle riprese televisive all’interno dell’aula dove si svolge il processo. Carminati: vuole difendersi in modo diverso “Farò parlare Massimo Carminati, stavolta è intenzionato a difendersi in modo diverso dal solito perché vuole chiarire un sacco di cose e credetemi, lo farà sicuramente”. Così l’avvocato Bruno Giosuè Naso, legale dell’ex Nar ritenuto dalla Procura il capo della presunta organizzazione nota come ‘Mafia Capitale’. Carminati, che è detenuto a Parma in regime di 41 bis, è collegato in video conferenza. “Di tutta questa storia a Carminati ha dato particolarmente fastidio il fatto che il suo nome sia stato accostato alle parole ‘mafia’ e ‘droga’ – sottolinea l’avvocato -. Con la mafia non c’entra proprio nulla e la droga gli fa veramente schifo. E non parliamo delle armi che non sono mai state trovate”.  “Questo è un processetto dopato e montato da una campagna mediatica”, aggiunge il legale dell’ex nar. Legale Buzzi: oggi in video, ma ricorso a Tar Altro imputato su cui c’è forte attenzione è Salvatore Buzzi che oggi assisterà alla prima udienza del maxiprocesso per Mafia Capitale in video conferenza dal carcere di Tolmezzo (Udine), ma non rilascerà dichiarazioni. Lo ha confermato il suo legale Alessandro Diddi prima di entrare in tribunale. “Chiederemo al Tar di annullare il divieto di assistere di persona alle udienze, Buzzi non è in un carcere di massima sicurezza e a queste condizioni questa non è una difesa – ha detto Diddi -. Inoltre chiederemo il patteggiamento e stavolta sarà il giudice a decidere senza necessità del parere della procura. Se ci danno il patteggiamento facendo cadere l’accusa di associazione mafiosa ce ne usciamo tranquillamente dal processo”. Odevaine: a Roma non c’è sistema mafioso “A Roma non c’è un sistema mafioso che gestisce la città. A Roma le cose si trascinano. A Roma la mafia investe in attività legali”. Luca Odevaine, tra gli imputati nel processo Mafia Capitale, parla a margine della prima udienza. “Con Carminati non c’entro nulla – assicura – affronto serenamente questo processo dopo un percorso che mi ha portato a collaborare con i magistrati”. Il sistema delle coop? ” Bisogna arrivare a compromessi fiscali perché lo Stato non paga”. Chiesto processo per l’ex sindaco Gianni Alemanno La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex sindaco Gianni Alemanno coinvolto in ‘Mafia Capitale’ per i reati di corruzione e finanziamento illecito. Il gup Nicola Di Grazia si pronuncerà nell’udienza dell’11 dicembre prossimo. Alemanno precisa: “L’accusa di mafia è definitivamente caduta” “Nella richiesta di rinvio a giudizio bisogna cogliere la notizia più importante e cioé che ogni accusa e ogni aggravante connessa all’associazione mafiosa nei miei confronti è completamente caduta. Spero che, dopo un anno di massacro mediatico nei miei confronti, questa notizia venga data dai media con tutta la rilevanza che merita e che fino ad ora non è stata garantita. Davanti al Gup o, se sarà necessario davanti al Giudice ordinario, dimostrero’ tutta la mia totale estraneità alle residue accuse che mi vengono mosse”. Questa la nota Gianni Alemanno, in merito alla richiesta di rinvio a giudizio per i reati di corruzione e finanziamento illecito.
Redazione
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