giovedì, Aprile 25, 2024

Basta abbattimento di alberi a Cerenova

Sotto accusa il sindaco Alessio Pascucci e l’assessore Elena Gubetti. Diffida in Procura e Prefetto per le istituzioni locali, metropolitane e regionali

di Alberto Sava
Alberi tagliati a Marina di Cerveteri: il gruppo Cittadini per l’Ambiente ha presentato una dettagliata denuncia ai Carabinieri di Ladispoli, dopo che in un blitz di poche ore, sono stati abbattuti diversi eucaliptus ad alto fusto, con oltre 40 anni di età, in via Oriolo a Cerenova. Gli abbattimenti, secondo le comunicazioni del sindaco, sono parte del progetto “Ossigeno” per la riforestazione urbana, sovvenzionato dalla Regione Lazio, che a Cerveteri ha destinato 70.000 euro. Verranno abbattuti complessivamente 55 alberi, per essere sostituiti con altre essenze.” Gli esponenti del gruppo cittadini per l’ambiente in una nota di approfondimento precisano: “Nel nostro esposto chiariamo di essere in linea con gli obiettivi dal progetto “Ossigeno”, ma non senza un’adeguata valutazione da parte di esperti di consolidata esperienza in materia, con procedimenti trasparenti a cui possano prendere parte i cittadini. Secondo quanto dichiarato dal sindaco e dall’assessore all’Ambiente, la valutazione sulle essenze abbattute sarebbe stata fatta da “esperti agronomi”, che avrebbero dichiarato le piante “ammalorate e pericolose” ma nessuna evidenza documentale al riguardo è stata finora pubblicata e non ci sono informazioni sull’età degli alberi che sostituiranno quelli abbattuti. Riteniamo che sarebbe stato altresì opportuna la valutazione preliminare di esperti botanici (e fitopatologi), in quanto i forestali e gli agronomi, che valutano la stabilità degli alberi, non considerano la pianta come un organismo vivente, in grado di auto-ripararsi. Inoltre, se si seguiranno criteri già adottati in occasioni precedenti da questa amministrazione, alberelli di pochi anni, peraltro mai irrigati e quindi soggetti a essiccazione, non potranno sostituire in alcun modo gli alberi abbattuti. Abbiamo indirizzato l’esposto anche a Carabinieri forestali, Prefettura, Procura, Regione Lazio, Città Metropolitana e Sovrintendenza del Ministero dei Beni Culturali, oltre che al Comune di Cerveteri, che diffidiamo dal proseguire con gli abbattimenti. Chiediamo agli altri enti in indirizzo che siano verificati tutti i presupposti che devono necessariamente sussistere per procedere all’abbattimento degli alberi e chiariamo subito che non lasceremo che queste decisioni vengano prese sulla testa dei cittadini.” Fin qui la nota diffusa da questo gruppo di eco-cittadini impegnati per l’ambiente, immaginiamo ladispolani, sull’abbattimento degli alberi a Cerenova. In verità non siamo sopresi dalla vivace reazione del web ai fatti e non siamo sorpresi del silenzio dell’ambientalisti ceretani, in empatia con il sindaco. Ai cittadini cerveterani segnaliamo la denuncia dei cugini ladispolani, i quali hanno messo sotto accusa il sindaco di Cerveteri e l’assessore all’Ambiente Elena Gubetti, quest’ultima finita anche nel mirino del WWF per una sua “scivolosa” precisazione alla stampa, scrive il WWF “Ci preme chiarire sin da subito che riteniamo le intenzioni dell’Amministrazione sinceramente volte a voler realizzare un intervento nell’interesse della Comunità e certamente rispettose delle procedure previste. Tuttavia quello che colpisce, in particolar modo a seguito delle precisazioni dell’assessorato competente, è un approccio culturale che continua a considerare gli alberi come beni con una ‘scadenza’ impressa sulla propria corteccia, un bene ritenuto a fine ciclo produttivo. È proprio un passaggio dalle precisazioni trasmesse alla stampa dall’assessore Gubetti che emerge tale aspetto, quando leggiamo che gli alberi “hanno ormai raggiunto la senescenza fisiologica”. Fin qui una breve sintesi del più ampio comunicato del WWF che in un altro passaggio della nota, con garbo ha strigliato a dovere l’assessore Elena Gubetti, scrivendo che “E’ mancato il coinvolgimento di competenze che tengano in debita considerazione il valore dell’albero nella sua complessità, un essere vivente la cui capacità di erogare servizi eco-sistemici a favore dell’ambiente e delle persone aumenta con l’aumentare degli anni”. A quanto pare superficialità ed incompetenze. Infine prendiamo atto del totale silenzio degli ambientalisti della maggioranza e dei post in rete di protesta politica delle forze di opposizione.
AGGIORNAMENTO del 10.08.2021 ore 17.04

Il “Progetto Ossigeno” della Regione e lo spettro di finalità poco chiare

“Il nostro Gruppo Civico esprime totale adesione alla protesta collettiva portata avanti da vari gruppi di concittadini per la recente (ed ennesima) campagna di abbattimento di alberi nel nostro comprensorio. Quanto segue è in riferimento all’operazione “Progetto Ossigeno”, un nome che alla collettività è parso quanto mai sarcastico per via della drasticità degli interventi che essa ha comportato, anche al netto delle ripiantumazioni sostitutive facenti parte della stessa operazione. Siamo ben consapevoli che quanto finora attuato dalla nostra amministrazione comunale, che si vanta della messa a dimora di oltre 2000 nuovi alberi dall’inizio della sua passata gestione, non sia frutto di sue indipendenti iniziative bensì risultato della pura esecuzione di direttive ricevute dal governo regionale, ma ciò non esclude egualmente le nostre preoccupazioni, giacché spetta sempre al Comune di fornire alla Regione le indicazioni di intervento sul suo territorio; inoltre, il livello assunto dalle attuali rimozioni, in linea con la scomparsa di interi parchi-alberi in tutto il territorio italiano, rende più che lecito il timore dei cittadini di subire una lesiva azione ai danni del suo territorio. Per finire, la riconducibilità a governi di ordine superiore (Regione Lazio, Stato Italiano, Comunità Europea) non scongiura ma anzi accentua lo spettro di potenziali secondi fini legati ad accordi che gli stessi governi potrebbero aver intrapreso con enti esterni. Su un piano speculativo, il timore più riscontrato nella popolazione è che quanto accada sia riconducibile all’accomodamento delle strutture logistiche per la tanto discussa tecnologia di telefonia mobile 5G; non ha certo giovato il fatto che le sostituzioni di alberi ad alto fusto con piccoli e giovanissimi esemplari siano programmate in zone maggiormente trafficate (come quella interna alla frazione di Cerenova Costantica e che connette il plesso principale dell’IC “Marina di Cerveteri” alla stazione FS, cioè dove è massimamente concentrata l’attività giovanile). Su un piano più fattuale, l’elemento più in risalto è stato invece il taglio alla base di alcuni alberi nonostante il loro evidente stato di buona salute, perfettamente comprovabile e visibile dalle sezioni di tronco oramai irrimediabilmente esposte. Va inoltre fatto notare che, nonostante la dichiarata trasparenza del Municipio, anche in questa occasione risulta difficile reperire le informazioni: le diapositive in PDF curate dalla direzione regionale del progetto non danno dettagli degli interventi ma solo una rapida presentazione pubblicitaria (curata dalla responsabile Nicoletta Benedetti e reperibile presso www.mite.gov.it); le mappe degli interventi rese pubbliche dal Comune sono poche e sembrano non coprire l’intero territorio ma solo la zona centrale di Cerenova, mentre la cittadinanza è stata testimone di abbattimenti anche al di fuori di essa (uno dei casi più notevoli è stato l’abbattimento attuato nel parco di Via Italo Chirieletti contiguo al semaforo di Via Settevene Palo, nella frazione centrale); a minare la già poca trasparenza è giunta la recentissima disabilitazione dei servizi web della Regione Lazio, che ha fatto sì che la pagina web www.regione.lazio.it/rl/ossigeno/ non sia attualmente consultabile. Chiediamo quindi, per l’ennesima volta, che venga messo in chiaro, con la massima trasparenza e libera ed immediata fruibilità da parte della cittadinanza, e nel tempo massimo di una settimana, il rapporto degli esperti agronomi che hanno fornito le motivazioni tecniche per gli interventi di rimozione. In assenza di ciò, riterremo necessario aderire alle azioni legali che la cittadinanza intraprenderà per tutelare il suo territorio e per prevenire ulteriori abbattimenti”. Così in nota a firma del Gruppo Civico “RinnoVamento Cerveteri”.
AGGIORNAMENTO del 10.08.2021 ore 17.08

Orsomando-De Angelis: “Se volete dare ‘ossigeno’ a Cerveteri dimettetevi”

“Il progetto denominato “OSSIGENO“, inerente il rimboschimento urbano e periurbano del territorio regionale, che a Cerveteri ha dato vita ad una grossa polemica ha visto, in questi giorni, il repentino abbattimento di nr.55 alberi per poi poter eseguire la ri-piantumazione di altri 170 “alberelli” in giovane età. La questione ha scatenato un enorme putiferio mediatico finendo nell’occhio del ciclone e, questo, a causa di una serie di ipotetiche incongruenze riguardanti, principalmente, l’abbattimento di molti alberi presumibilmente ancora in salute e probabilmente non proprio da abbattere secondo la normativa. A nulla valgono le esternazioni da parte dell’Assessora all’Ambiente Elena Gubetti che risultano essere poco convincenti perché arrivano, guarda caso, dopo le feroci polemiche dei cittadini, di alcune Associazioni e di questi consiglieri che hanno portato allo “stop” del taglio degli alberi in questione”. “E allora la domanda sorge spontanea. Assessora Gubetti ma è proprio sicura che gli alberi tagliati e da tagliare sono gravemente compromessi e definiti “non più recuperabili” con nessun tipo di cura? È sicura che sono in cattivo stato vegetativo e che hanno ormai raggiunto la senescenza fisiologica? Ma come mai e con quale criterio è stato scelto ed incaricato un esperto in “architettura dei giardini -paesaggio e degli spazi urbani” e non si è dato seguito al lavoro finora svolto dalla nostra Multiservizi?” “È sicura di aver fatto una valutazione complessiva in collaborazione con gli agronomi e i tecnici comunali del servizio ambiente comunale oppure ha deciso in autonomamente? E’ forse questo il vostro essere “ambientalisti”? Noi vogliamo vederci chiaro e quindi, per fare luce su tutta la vicenda, abbiamo prima fatto alcune verifiche e poi abbiamo effettuato un dettagliato accesso agli atti, dove chiediamo le relazioni tecniche sia degli agronomi del comune che del tecnico incaricato, riguardanti gli abbattimenti già effettuati e quelli da effettuare”. “Inoltre, non contenti, abbiamo richiesto anche le ultime VTA (valutazioni statiche sulle alberature) effettuate su ogni albero abbattuto e su ogni albero, inserito nel programma, ancora da abbattere come anche altri documenti. Speriamo di ricevere quanto richiesto nel più breve tempo possibile perché è chiaro che se dovessimo rilevare delle incongruenze e responsabilità oggettive, non esiteremmo a rivolgerci alle autorità competenti con dettagliata e circostanziata denuncia”. Queste le parole di Aldo De Angelis e Salvatore Orsomando consiglieri d’opposizione.
Redazione
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