sabato, Aprile 20, 2024

“Imbarazzante l’ostinazione di Enel”

Concorso Enel di Idee per Tvn, intervento di Gismondi della Cna

“L’insistenza di Enel nell’uso di combustibili fossili è un chiaro esempio di quanto l’ente non tiene in nessuna considerazione un territorio che si è espresso chiaramente per voce di un consiglio comunale contro la trasformazione di Torrevaldaliga da carbone a gas”. È quanto sottolinea il presidente della Cna Civitavecchia-Viterbo Alessio Gismondi, intervenendo sul concorso bandito dall’Enel a luglio 2020, assegnato all’architetto Binarelli, per la progettazione dei nuovi spazi di Tvn che prevedono un polo di energie rinnovabili insieme ad un impianto a gas. “È imbarazzante l’ostinazione con la quale l’Enel insiste su una posizione in favore dei  combustibili fossili ormai sconsigliata dai massimi esperti mondiali – sottolinea Gismondi – è di ieri la pubblicazione del sesto rapporto dell’International Panel on Climate Change  che non lascia spazio a dubbi. A tutto ciò va aggiunta la posizione assunta dal consiglio regionale, che ha emendato una legge negando la possibilità dell’uso di combustibili fossili sul territorio. Questa città per mezzo di un consiglio comunale, appoggiato da associazioni datoriali, da sindacati e da associazioni di cittadini ha già espresso una posizione: l’Enel venga a dialogare evitando ulteriori forzature, troverà una città disponibile a ragionare sulla produzione di energie rinnovabili, che saranno un occasione per l’imprenditoria cittadina e per la relativa forza lavoro. Un’ opportunità che guarda al domani e che qualificherebbe imprese e personale, aprendo scenari anche oltre confine perché quando si parla di rinnovabili si parla di futuro; e lo faccia soprattutto riconoscendo l’inquinamento ormai non più sostenibile – ha concluso – che la città è stata costretta a subire in tutti questi anni di servitù”.
AGGIORNAMENTO del 12.08.2021 ore 16.29

Il Comitato Sole replica all’ENEL sul concorso di idee per TVN

Riceviamo e pubblichiamo: “Ecco, invece pensiamo che quello proposto da Enel sia proprio il modello da non seguire. Assume tutti gli aspetti di una provocazione bella e propria il comunicato di Enel dove si illustra il nuovo modello di polo energetico per Civitavecchia, il giorno dopo del rapporto di IPCC che dice a tutto il mondo che siamo sulla strada di non ritorno per l’utilizzo sfrenato delle fonti fossili, che devono essere bandite da oggi in poi. Un comunicato infarcito di luoghi comuni, di belle parole su le rinnovabili, niente di concreto e reale, per ritornare a dire che il modello proposto per Civitavecchia è ancora una volta il turbogas, che andrebbe ad aggravare ulteriormente la disoccupazione cronica che vive la città. Arroganti, provocatori e fuorilegge. Sì, fuorilegge dopo che il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato all’unanimità una legge che vieta l’installazione di qualsiasi impianto di produzione a fonte fossile, quindi anche il gas metano, responsabile quanto il carbone della drammatica situazione climatica mondiale. Vanno avanti facendo finta di niente, sensibili solo ai loro lucrosi affari. E sì perchè con il vecchio PNIEC questi signori verrebbero a prendersi 33.000,00 euro a megawatt, moltiplicati per 1680, fate voi i conti. Se ne sbattono delle proposte concrete che tutto un territorio unito in tutte le sue componenti con a capo l’Assessore Lombardi della Regione Lazio hanno portato al tavolo del MITE e che sono attualmente in discussione. Ma questa volta dovranno fare i conti con un territorio unito e determinato e forte delle sue proposte. L’Offshore eolico, Porto Bene Comune, Comunità energetica, bonifica del sito di TVN dove si deve dare vita ad un Polo energetico basato solo sulle fonti rinnovabili, che è l’unico Polo che accettiamo. Invitiamo tutte le Associazioni, i Comitati, le Organizzazioni sindacali, i Partiti e tutti i cittadini a vigilare: come al solito Enel sceglie di fare un comunicato di questa natura a ridosso delle festività di Ferragosto, quando tutti sono distratti. Forse Enel ed i suoi accoliti non hanno ancora capito che questa volta non è come tutte le altre volte, questa volta non si passa, ci troveranno sulla loro strada”. Così in una nota a firma del Comitato S.O.L.E. per un progetto di cambiamento Salute Opportunità Lavoro Ecologia.

 

AGGIORNAMENTO del 12.08.2021 ore 16.31

Città futura: “Enel, se non è arroganza questa”

 ““Il sospiro che dal tumulo manda Natura”. Così sollecitava il Foscolo nei Sepolcri, invitando ad ascoltare la natura. La cronaca dolorosa di questi giorni, al contrario, ci restituisce un pianeta malato forse irreversibilmente: i cambiamenti climatici stanno determinando, già qui e ora, sconvolgimenti tali da rendere vani e velleitari i tentativi di contrasto messi in atto: al di là dei risultati raggiunti finora, per il momento insufficienti rispetto ai propositi iniziali, su un punto concordano scienziati e governanti di tutto il mondo: il surriscaldamento del pianeta è dovuto alle attività umane e all’utilizzo sconsiderato delle fonti fossili. Ormai si sa: occorre un grande sforzo globale per provare ad invertire la tendenza attuale verso il punto di non ritorno previsto fra 10 anni, oltre il quale sarà inarrestabile la corsa verso la distruzione del pianeta; scelte drastiche e coraggiose, eppure inevitabili, che dovranno necessariamente impattare sui modelli di produzione industriale, sui consumi e sul modo di vivere di interi popoli. Partendo dalla certezza che l’analisi è condivisa, sono invece fortissime le resistenze di quanti, in nome del profitto, restano colpevolmente e irresponsabilmente sordi e insensibili sia alle manifestazioni di protesta ormai planetarie, sia al grido di dolore della natura. In questo scenario drammaticamente vero e attuale, come collocare la notizia di Enel che comunica “trionfalmente” il vincitore del Concorso di Idee per la nuova centrale a gas che, nonostante tutto, continua ad essere solo nella sua testa? Un misto di irresponsabilità, menefreghismo, incoscienza, arroganza? Tutto ciò avviene: nello stesso momento in cui l’Onu, richiamando il monito universale di Papa Francesco, prende posizione sulla messa al bando delle fonti fossili, coinvolgendo centinaia di scienziati; mentre la Presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen oggi annuncia, sul quotidiano Avvenire, un ulteriore sforzo per trasformare l’Europa nel primo continente climaticamente neutro entro il 2050, attraverso una tabella di marcia “giuridicamente vincolante” per gli Stati membri; mentre la Regione Lazio esprime un no netto contro l’utilizzo dei combustibili fossili e la sua assessora Lombardi propone politiche innovative nel senso della vera transizione ecologica; mentre il territorio di Civitavecchia si schiera, compatto, istituzioni in testa, contro il progetto di riconversione e apre a nuovi progetti alternativi basati esclusivamente sulle fonti rinnovabili; mentre accade tutto questo (e si potrebbe continuare, basta leggere quello che accade nel mondo), Enel, pervicacemente, ci ripropina il “concorso di idee”. Se non è arroganza questa! Avevamo già avuto modo, già un anno fa quando è stato proposto, di commentare il concorso di idee dell’Enel, giudicandolo sostanzialmente una provocazione verso il territorio. Adesso è peggio: è diventata una provocazione verso tutti. Eppure, contro ogni evidenza, vogliamo ancora una volta essere ottimisti e propositivi, confidando su due aspetti: che la parte più lungimirante e illuminata che sappiamo essere presente in Enel, prevalga sulla conservazione e possa dialogare davvero con istituzioni e comunità locali per un rilancio autenticamente green e che il Governo sappia definire una politica energetica in sintonia con le esigenze del nostro territorio e del Paese, valorizzando le proposte alternative che il territorio stesso ha già formulato.  Solo così il riferimento al tumulo, proditoriamente proposto da Enel come simbolo di rinascita, non sarà un bluff retorico che mortifica per l’ennesima volta un’intera comunità”.
Redazione
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