venerdì, Aprile 19, 2024

Cinema, addio a Jean Paul Belmondo: leggendario simbolo della Francia

Jean-Paul Belmondo, mostro sacro del cinema francese, si è spento nella sua casa parigina. Aveva 88 anni. L’annuncio è stato dato dal suo avvocato all’agenzia France Presse. “Negli ultimi mesi era molto affaticato, se ne è andato tranquillamente”, ha raccontato il legale. Bébel, come era soprannominato, ha lavorato a un’ottantina di film, e lascia dietro di sé interpretazioni indimenticabili. E’ stato un attore straordinariamente versatile e dalla fisicità dirompente, tanto da essere definito “il brutto più  affascinante del cinema francese”. Dotato di una innata simpatia comunicativa, è stato da sempre contrapposto ad Alain Delon, di due anni meno giovane. Hanno esordito con lo stesso maestro, Allegret, hanno flirtato entrambi con la nouvelle vague, hanno avuto successo con le donne e con gli spettatori. Nato a Neuilly sur Seine, alle porte di Parigi, ha sangue italiano nelle vene giacché il padre era uno scultore di buona fama, Paolo Raimondo. Dopo un esordio a teatro, Belmondo si fa apprezzare come ‘jeune premier’ in ‘Peccatori in Blue Jeans’ di Marc Allegret (1958), ma dà anche fiducia al giovanissimo Claude Chabrol in ‘A doppia mandata’ (1959). Veste i panni di Michele ne ‘La ciociara’ di Vittorio De Sica e poi di Amerigo ne ‘La viaccia’ di Mauro Bolognini (1961). Nel cinema poliziesco combatte la grande battaglia per la popolarità con Delon. Belmondo recita con Claude Sautet in ‘Asfalto che scotta’ (1960), ‘Quello che spara per primo’ di Jean Becker (1961), ‘Quando torna l’inverno’ di Henri Verneuil (1962), fino a ‘Lo spione’ del maestro Jean Pierre Melville, lo stesso che porterà a vette assolute Delon in ‘Frank Costello’. Conquista i francesi ed il suo rivale che gli propone di recitare insieme, nel 1970 con ‘Borsalino’, successo planetario e inizio di una quarta fase nella carriera di Belmondo che ha lavorato con tutti i registi più apprezzati e popolari, da Claude Lelouch a Francois Truffaut (‘La mia droga si chiama Julie’) e ha coniato una coppia di sicura simpatia con la perfetta ‘spalla’ Lino Ventura. Sposato due volte con la ballerina Elodie che gli ha dato tre figli e l’attuale compagna Natty, incarna lo spirito francese più nazionalista e orgoglioso. Nel 1989 è Premio Cesar come miglior attore per ”Una vita non basta” di Claude Lelouch. Nel 2001 è stato colpito da un ictus e per otto anni è scomparso da ogni apparizione pubblica. Ma con incrollabile forza di volontà si è ripreso, dando il via a una nuova fase della vita, idealmente sancita nel 2011 dalla consegna della Palma d’oro alla carriera a Cannes.
Redazione
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