giovedì, Aprile 25, 2024

Calmasino di Bardolino (Verona), omicidio di Chiara Ugolini, ha confessato il vicino di casa: “L’ho vista e non ho resistito…”

È prevista per domani l’autopsia sul corpo di Chiara Ugolini, la 27enne uccisa domenica sera nel suo appartamento a Calmasino di Bardolino,Verona. Dell’omicidio è accusato Emanuele Impellizzeri, 38enne  originario di Catania e vicino di casa della vittima, che pare si  sia introdotto nell’appartamento di Chiara arrampicandosi dal piano inferiore, salendo su un terrazzino. Questo spiegherebbe, rimanendo nel campo delle ipotesi, perché in casa non si sono trovate tracce di effrazione, ne armi. Emanuele Impellizzeri, ai Carabinieri si sarebbe limitato a dire di avere spinto la ragazza. L’autopsia dunque permetterà di chiarire la causa della morte della ragazza se cioè sia stata spinta o sia stata colpita con un corpo contundente. Quando è stato fermato, oltre ad essere sporco di sangue, Impellizzeri presentava graffi al volto, segni evidenti di una colluttazione. Chiara Ugolini quindi si sarebbe difesa, per questo tra i moventi del delitto gli investigatori non escludono l’ipotesi di un’aggressione a sfondo sessuale che il 38enne avrebbe messo in atto quando si è trovato davanti la ragazza. L’uomo era uscito dal carcere solo lo scorso giugno ed è stato arrestato dalla Polstrada lungo l’autostrada del Sole nei pressi di Firenze Impruneta. Impellizzeri, che aveva tentato la fuga in sella alla sua moto, è accusato di omicidio volontario aggravato. Già condannato per rapina, reati contro il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale, era in affidamento in prova ai servizi sociali nell’abitazione a piano terra della palazzina a tre piani in cui viveva anche Chiara con il suo fidanzato. Al momento del delitto Chiara era sola in casa: era tornata dopo il lavoro alle 14 e proprio il suo mancato rientro in servizio nel pomeriggio aveva fatto scattare le preoccupazioni del fidanzato, che ha scoperto il cadavere. Pare che qualche giorno prima Chiara si fosse intromessa in una lite violentissima scoppiata tra Impellizzeri e la sua compagna, durante la quale l’uomo avrebbe giurato di fargliela pagare. Dopo l’arresto, però, questo particolare non è stato confermato apertamente dall’assassino. L’uomo si è limitato a dire agli investigatori che il delitto era avvenuto domenica perché “sapeva che avrebbe trovato Chiara a casa”. L’uomo, che nel suo profilo Facebook si raffigurava con l’effige del Duce, ha fatto delle parziali ammissioni sull’accaduto, confermate peraltro dai vestiti sporchi di sangue e dai graffi al volto che la vittima gli ha inferto nel disperato tentativo di difendersi. Ma si è chiuso in un silenzio impenetrabile circa le ragioni del gesto. La stessa compagna dell’uomo non riesce a capacitarsi di quanto avvenuto e ai giornalisti si è limitata a dire di non considerare più l’omicida come suo marito. “Da oggi – ha ripetuto – quello non è più il mio uomo”. Chiara viene descritta da tutti come una ragazza solare, amante dei viaggi,  che dopo la laurea a Padova lavorava in uno dei negozi di abbigliamento del padre del compagno. “Una giovane positiva e sempre sorridente” sottolineano gli amici, ricordando il suo impegno di allenatrice della squadra di volley dei bambini di Palazzolo.
Redazione
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