sabato, Aprile 20, 2024

Covid, parla Christine Lagarde (Bce): “L’economia dell’eurozona migliora, ha mostrato progressi e rafforzamenti l’insieme dei rischi appare bilanciato e l’attività potrebbe superare le attese”

L’economia dell’eurozona migliora, ha mostrato progressi e rafforzamenti, l’insieme dei rischi appare “bilanciato e l’attività potrebbe superare le attese, mentre i risparmiatori potrebbero risparmiare meno del previsto”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo dell’Istituto. E dopo il +3% di agosto nell’eurozona, prosegue la presidente della Banca centrale europea, “ci  aspettiamo ancora rialzi in autunno che però saranno seguiti da un  calo il prossimo anno”. Lagarde ha quindi comunicato le nuove stime “riviste al rialzo dallo staff macroeconomico della Bce che vedono una inflazione al 2,2% nel 2021, all’1,7% nel 2022 e  all’1,6% nel 2023”. La Bce vede quindi i rialzi come ‘temporanei’ ma se alcuni elementi dovessero trasferirsi sulle retribuzioni, spiega, “le pressioni sui prezzi potrebbero essere più durature”. Con un dato da evidenziare: nell’area euro “restano 2 milioni di occupati in meno rispetto ai livelli pre Covid, specialmente tra giovani e lavoratori con basse qualifiche”. Annunciando una ‘moderata’ riduzione nel  ritmo degli acquisti del Pepp la Bce non sta attuando un “tapering”  del programma ma “lo sta ricalibrando”. E sul passo da tenere nel programma per l’emergenza pandemica Pepp, la Bce “all’unanimità ha deciso di ricalibrare il ritmo. Non abbiamo discusso il ‘dopo’, per questo ci prepareremo nei mesi a venire e penso che ci saranno temi più interessanti che discuteremo a dicembre e su cui sarete informati prontamente”. Lagarde ha inoltre specificato che ​”il Pepp è un programma molto specifico, concepito per la pandemia e chiaramente quando finirà abbiamo tutti gli altri strumenti disponibili, tra cui l’App che ora è in pianta stabile nel nostro armamentario e continuerà ad essere usato”. Una data importante intanto c’è: quella su “termini e condizioni” del Pepp  “è una discussione che affronteremo in modo completo al meeting di  dicembre quando si avvicinerà la fine del programma” prevista a marzo”.
Redazione
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