venerdì, Marzo 29, 2024

Parigi, coronato il sogno dell’artista Christo: “impacchettato” l’Arco di Trionfo

Il sogno di Christo Javacheff (1935-2020) trova riscontro nella realtà. “Sarà come un oggetto vivo che si animerà nel vento e rifletterà la luce. Con le pieghe del tessuto in movimento, la sua superficie diventerà qualcosa di sensuale”, dichiarò il bulgaro due anni prima di morire. Impacchettare l’Arco di Trionfo ha un costo di 14 milioni di euro e il progetto è completamente autofinanziato, senza denaro pubblico, grazie alla vendita delle opere originali dell’artista: studi preparatori, disegni, collage progetti e modelli, opere degli anni Cinquanta e Sessanta e litografie originali dedicate ad altri soggetti, tutti della mano di Christo. “Quello di oggi è uno dei momenti più spettacolari dell’installazione – ha commentato il nipote dell’artista bulgaro, Vladimir Yavachev, che cura la realizzazione del progetto”. Celebre al grande pubblico in Italia per la recente passerella sul Lago d’Iseo: l’Arco di Trionfo impacchettato a Parigi è una grande opera realizzata con 25 mila metri quadrati di tessuto in polipropilene blu-argento e 7mila metri di corda rossa, materiali entrambi riciclabili. Il maestro della Land Art, con origini bulgare naturalizzato statunitense, nella sua lunga carriera ha ‘impacchettato’ opere su grande scala in varie parti del mondo. Nel 2019 era riuscito a ottenere l’autorizzazione per la copertura dell’iconico monumento della capitale francese. Poco prima di morire, Christo avrebbe voluto ‘firmare’ a Parigi il suo ultimo lavoro, dopo l’atto radicale del 1985 quando imballò in modo spettacolare il Pont-Neuf sulla Senna.
Redazione
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