venerdì, Aprile 26, 2024

Covid, ieri la terza dose del vaccino è stata somministrata a 6.803 persone

All’indomani dal via della somministrazione della terza dose ai fragili e ai soggetti a rischio, sono 6.803 le persone che l’hanno ricevuta (lo 0,73% della popolazione oggetto di dose aggiuntiva/richiamo). Quelli che hanno avuto almeno una dose sono 44.356.849, l’82,13% della popolazione over 12; mentre quelli che hanno completato il ciclo vaccinale sono 41.175.922, il 76,24% della popolazione over 12. È quanto si legge nel report del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria aggiornato alle 6.11 di oggi. Le dosi di vaccino somministrate in Italia sono 82.670.260, ovvero l’88,6% del totale di quelle consegnate, pari finora a 93.258.671 (nel dettaglio 66.025.490 Pfizer/BioNTech, 13.731.204 Moderna, 11.543.186 Vaxzevria-AstraZeneca e 1.958.791 Janssen). “Era da mettere in conto che sarebbe stato necessario rinforzare la memoria immunologica prodotta da due soli dose ravvicinate di vaccino” afferma l’immunologo Sergio Abrignani, membro del Cts, in un’intervista al Corriere della Sera. “Le due dosi di vaccino conferiscono protezione e rispondono anche alla variante Delta”, ha sottolineato Abrignani, “però si è visto che, come la maggior parte dei cicli ravvicinati, inducono una risposta immunitaria di breve durata e che quindi la protezione dopo 6-8-mesi si riduce dal 90 al 60% circa”. “Con un terzo richiamo, dopo almeno 6 mesi, non solo l’efficacia viene riportata ai livelli iniziali ma speriamo, in analogia con tanti altri vaccini, che sia duratura per anni”, ha concluso.
Redazione
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