venerdì, Aprile 26, 2024

Elezioni in Germania, il ritratto del futuro cancelliere Olaf Scholz

Oggi è vicecancelliere e ministro delle Finanze, nei prossimi giorni potrebbe diventare il nono cancelliere della Repubblica Federale Tedesca, sostituendo Angela Merkel dopo 16 anni alla guida del Paese. Olaf Scholz è il leader dei socialdemocratici che – con il 25,7% dei voti – ha portato l’Spd alla vittoria delle ultime elezioni legislative in Germania: ecco la sua storia. Scholz è nato nel 1958 a Osnabrück, in Bassa Sassonia, una delle due città tedesche dove fu firmata la Pace di Vestfalia. Si trasferisce presto ad Amburgo, dove si laurea in legge nel 1984 e diventa avvocato specializzato in diritto del lavoro. Si approccia alla politica da giovanissimo. A 17 anni, nel 1975, entra negli Jusos, l’organizzazione giovanile della Spd, di cui è vicepresidente dal 1982 al 1988. Tra il 1987 e il 1989 ricopre lo stesso ruolo per la Jusy, federazione delle organizzazioni dei giovani dei vari partiti di corrente socialista. Oggi equilibrato, freddo e moderato -caratteristiche che gli sono valse l’appellativo di “Scholzomat”, per l’incedere lento e calcolato della sua parlata- da giovane si fece strada tra i socialdemocratici per posizioni più radicali: lanciava appelli per il superamento del sistema capitalistico e definiva “imperialista” la politica della Nato. Nel 1998 entra per la prima volta in Parlamento, eletto ad Amburgo come deputato del distretto di Altona. Mantiene la carica fino al 2001, quando diventa ministro dell’Interno dello stato di Amburgo. Dal 2002 al 2004 è Segretario generale dell’Spd, carica che lascia in seguito alle dimissioni di Gerard Schröder. Negli anni abbandona le posizioni radicali degli anni giovanili e abbraccia l’ala centrista del partito. Entra così nel primo governo Merkel, per cui è ministro per il Lavoro e gli Affari sociali tra il 2007 e il 2009. Lungo e duraturo il suo impegno nella città di Amburgo, dove torna da sindaco dal 2011 al 2018, facendo suoi cavalli di battaglia temi simili a quelli riproposti nel 2021 durante la campagna elettorale per le legislative federali: potenziamento degli alloggi sociali, investimenti sui trasporti pubblici, meno tasse per scuole e asili, più welfare pubblico.
Redazione
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