giovedì, Aprile 18, 2024

Liguria, in azione la perturbazione “Christian”: ingenti danni, allagamenti e disagi della circolazione

Si chiama ‘Christian’, è una perturbazione violentissima che si è messa di traverso sul Nord Ovest ma il suo terribile ‘cuore’ batte proprio sulla Liguria e sul basso Piemonte, e lo fa scaricando millimetri e millimetri d’acqua, provocando allagamenti, esondazioni, crolli, frane, smottamenti. Era un po’ di tempo che la Liguria non si trovava a spalar fango ma oggi è riuscita pure a battere il record nazionale di precipitazioni: nel savonese sono caduti quasi 50 cm di pioggia in meno di 6 ore. L’allerta arancione, che è diventato rosso alle 14 sul genovesato e sul savonese, ha subito picchiato duro sulla provincia di Savona dove sono esondati i torrenti Letimbro in località Santuario, Erro a Pontinvrea e Bormida a Cairo Montenotte e Altare. In mattinata è stato chiuso il tratto dell’Autofiori tra Ceva e il bivio A6/A10 Savona verso il bivio con l’A10, poi riaperto con bypass in serata. Chiusa la A26 tra Masone e Ovada per smottamenti. Chiusa al traffico la provinciale 29 di Cadibona per una frana e la statale del Turchino, solo per citare le arterie principali. A Savona in via precauzionale sono stati interdetti al traffico i ponti e il Letimbro ha allagato varie parti della città. La condizione peggiore nella piccola frazione del Santuario dove tre persone sono state sfollate e dieci sono isolate. Il seggio elettorale della frazione allagato è stato chiuso e trasferito in una rsa. A Pontinvrea è esondato l’Erro che ha provocato allagamenti diffusi  tanto che diversi mezzi sono finiti letteralmente sott’acqua e cinque famiglie sono state sfollate. A Cairo Montenotte gli alunni hanno lasciato le scuole con i mezzi della protezione civile. La forza dell’acqua (battuto ogni record con 50 cm di pioggia caduta in 6 ore nel savonese, 80 cm nelle ultime 24 ore al confine tra il Piemonte e la Liguria) ha continuato a provocare frane e smottamenti anche in autostrada. Poco prima delle 18 Aspi ha dovuto chiudere un secondo tratto di A26 per una frana caduta tra il bivio Predosa e Masone. Il traffico è rimasto bloccato. Interrotte anche le linee ferroviarie Savona – Torino e la Genova – Acqui Terme. Il savonese dunque è la prima vittima di ‘Christian’ che è rimasto fermo, in asse, scaricando tutta la sua furia sulla provincia e sull’Alessandrino, dove l’esondazione dell’Erro ha sorpreso tre camperisti sono stati salvati dai vigili del fuoco a Melazzo. Il Piemonte è in allerta rossa dalle 13, mentre le province di Genova e di Savona lo saranno fino alle 6 di domani. La Liguria affronta così la notte e le regioni limitrofe non abbassano certo la guardia. In Lombardia, l’allerta rossa scatta a mezzanotte, a quell’ora scatterà in Toscana il codice arancione. Il Piemonte, già in massimo allerta dalle 13 in un’area a sud est, nei bacini dei fiumi Belbo e Bormida, resterà tale domani anche a nord. Ma è la notte, in queste terre massacrate dall’acqua, che deve passare. E fa paura. Toti: perturbazione passa più rapidamente del previsto. “La perturbazione sta passando con una rapidità superiore rispetto a quella che immaginavamo. I punti più colpiti ora sono l’interno del Tigullio e il levante della regione, con il centro di Genova che è passato quasi indenne. Domani resta confermata la cessazione dell’allerta rossa alle 6, seguita da allerta gialla. Il peggio sta passando più velocemente di quello che ci aspettavamo”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in un punto stampa di aggiornamento sull’allerta meteo. “Al momento, per fortuna, non si registrano feriti- prosegue il governatore- è l’ulteriore straordinario successo dell’aumentata capacità di protezione civile sul nostro territorio e dei nostri cittadini. Archiviamo per il momento una situazione che temevano di dover descrivere assai peggiore”. Bucci: domani a Genova scuole aperte “Domani mattina le scuole a Genova rimarranno aperte”. Lo ufficializza il sindaco Marco Bucci nel corso di un punto stampa sull’allerta meteo. “La città stasera è praticamente deserta- aggiunge- è una cosa buona perché vuol dire che i genovesi hanno seguito il nostro consiglio”. 60 evacuati nell’Alessandrino Sono una sessantina, al momento, le persone allontanate dalle loro abitazioni per la forte ondata di maltempo che si sta abbattendo sul territorio alessandrino. La Protezione Civile comunica che sono una trentina nel capoluogo di provincia, nell’area golenale del fiume Bormida; 20 a Casal Cermelli, 3 a Predosa e 2 a Silvano d’Orba, tutte località dell’Ovadese.
Redazione
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