martedì, Marzo 19, 2024

Difendere la Democrazia è un obbligo costituzionale

Riceviamo e pubblichiamo: “Dal 15 c.m. una legge razziale (obbligo green pass per i lavoratori pubblici e privati) si trasformerà in “condanna a morte” per chi non vuole vaccinarsi (protetto dalla Costituzione italiana e dal Regolamento europeo 953/21) e non vuole fare i tamponi ogni due giorni per avere il green pass (sempre tutelato dall’art. 32 della Costituzione) perché è un trattamento sanitario invasivo. Gli uomini liberi che desiderano esercitare i loro diritti costituzionali presto potranno avere delle difficoltà economiche, perché dopo il lockdown del 2020 e tutte le altre restrizioni a danno del lavoro, pagare le bollette ed acquistare il cibo potrebbe diventare molto difficile e per chi ha un solo reddito e anche famiglia la difficoltà sarà ancora maggiore; ecco la “condanna a morte”! Questo è sostanzialmente l’essenza del ricatto, meglio dell’estorsione, per costringere la gente a farsi iniettare un siero genico, meglio un farmaco sperimentale mRNA spacciato falsamente per “vaccino anti Covid19”. Grazie al Governo Draghi, al Presidente della Repubblica e a tutti i Parlamentari che sostengono Draghi, non dimentichiamoci i Magistrati e i Funzionari di Stato, che sembrano essere complice della “dittatura sanitaria”, l’art. 1 della Costituzione che recita che l’Italia è un paese che si basa sul lavoro sarà “fattivamente cancellato”. Per difendere i lavoratori del Comune di Ladispoli, i Consiglieri e gli Assessori, Giovanni Ardita e lo scrivente hanno diffidato il Segretario Generale del Comune di Ladispoli (prot. n. 45893/21 dell’11.10.21). Ecco i fatti ed alcune considerazioni estrapolate dalla diffidai: Il Segretario Generale nella sua email del 30.9.21 ore 10:19, comunica a tutto il personale comunale, assessori e consiglieri comunali, di munirsi di “green pass” (D.L. 21.9.21 n. 127) pena l’impossibilità di accedere agli edifici del Comune di Ladispoli; cito: “tanto si deve per necessaria conoscenza ed obbligo inderogabile di confermarsi alla suddetta prescrizione di legge. Il Segretario Generale”. A questo punto i due sottoscrittori della diffida fanno una piccola cronistoria delle iniziative contro l’uso del green pass nel comune di Ladispoli: “I sottoscritti Consiglieri comunali G. Ardita e R. Cavaliere hanno presentato al Sindaco una: “Interrogazione a risposta scritta sull’opportunità di disapplicare le norme relative al- Green Pass- “Ladispoli libera e democratica”, prot. 35494/2021 del 9.8.21, in cui elenca gli articoli della Costituzione italiana violati dal D.L. 105/21 del 23.7.21:…”gli artt. 2 e 3 Cost., esso, da prima lettura, ha impatto diretto sugli artt. 11, 13, 16, 24, 32, 77, e 117 Cost…omissis.il decreto legge 105/2021 (Green Pass) viola il Regolamento dell’Unione Europea n. 953/2021 del 14/06/2021 nella parte in cui quest’ultimo prevede, al paragrafo 36, che alcuna discriminazione deve essere perpetrata a danno di chi sceglie volontariamente di non effettuare la vaccinazione.”, Lei ha sicuramente esaminato il documento è per tanto è informata sul contenuto, altrimenti La invito a farlo visto che i temi trattati potrebbero aiutarLa a revocare la Sua circolare; aggiungo nessun trattamento sanitario invasivo, p.es. tampone, può essere richiesto al cittadino per produrre un green pass, perché l’art. 32 Cost. tutela la libera scelta e la salute del cittadino; nell’interrogazione cito anche dei chiarimenti del Garante privacy: “Il Garante ha recentemente chiarito che le certificazioni attestanti l’avvenuta vaccinazione (e, non diversamente la guarigione da Covid-19, o l’esito negativo di un test antigenico o molecolare) non possano essere ritenute una condizione necessaria per consentire l’accesso a luoghi o servizi per l’instaurazione o l’individuazione delle modalità di svolgimento di rapporti giuridici se non nei limiti in cui ciò è previsto da una norma di rango primario, nell’ambito dell’adozione delle misure di sanità pubblica necessarie per il contenimento del virus SARS-CoV-2. Si legga il provvedimento n. 229 del 9 giugno 2021, recante il “Parere sul DPCM di attuazione della piattaforma nazionale DGC per l’emissione, il rilascio e la verifica del Green Pass””; anche nella mozione che invita tutto il Consiglio Comunale ad esprimere il dissenso all’uso del green pass come mezzo di discriminazione (prot. n. 45490/2021 dell’8.10.21) vi sono una serie di considerazioni giuridiche che potrebbero farLa riflettere sulla disapplicazione della Sua circolare del 30.9.21, perché Lei mi impedirebbe di usufruire dei miei diritti politici come previsto dall’art. 51 Costituzione italiana: “Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. La legge può, per l’ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica. Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro.”; disapplicando il D.L. 127 del 21.9.21 Lei non incorre in nessun rischio, perché tutelata dall’art. 51 del Codice Penale: “Art. 51. Esercizio di un diritto o adempimento di un dovere. L’esercizio di un diritto o l’adempimento di un dovere imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della pubblica autorità, esclude la punibilità. Se un fatto costituente reato è commesso per ordine dell’autorità, del reato risponde sempre il pubblico ufficiale [c.p. 357] che ha dato l’ordine. Risponde del reato altresì chi ha eseguito l’ordine, salvo che, per errore di fatto abbia ritenuto di obbedire a un ordine legittimo. Non è punibile chi esegue l’ordine illegittimo, quando la legge non gli consente alcun sindacato sulla legittimità dell’ordine.” Ieri sera ho spedito la diffida a tutti coloro che sono stati colpiti dalla circolare del 30.9.21; ecco il testo: “Cari Colleghi, Assessori, Dipendenti del Comune, oggi alla dr.ssa S. Calandra è stata notificata l’allegata diffida firmata da A. Ardita e dallo scrivente. La diffida (prot. nr. 45893/2021 dell’11.10.21) è stata inviata al Segretario Generale del Comune di Ladispoli, per chiedere la disapplicazione del D.L. 122/21, che è anticostituzionale e viola anche il Regolamento europeo 953/2021! Nella parte centrale della diffida c’è tutta una riflessione sul diritto del lavoro (per chi non vuole vaccinarsi e farsi i tamponi è molto importante), fatela leggere ai vostri sindacalisti! Vi invito a fare altrettanto per fermare la deriva autoritaria e bloccare la dittatura sanitaria. Forza difendete la vs libertà, lo Stato di Diritto, la Democrazia e la Costituzione italiana, mandate tutti la vs diffida! Come ben sapete la diffida segue l’interrogazione e la mozione “No green pass”, io la mia parte per difendere i vs diritti la sto facendo, ora tocca a VOI”. Vediamo chi veramente protegge i diritti del cittadino e si impegna a difendere la Democrazia”. Così in una nota a firma del consigliere comunale Raffaele Cavaliere.
Redazione
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