venerdì, Aprile 19, 2024

Trieste, i portuali hanno revocato la manifestazione prevista per oggi: pericolo infiltrazioni di violenti

Trieste, centro in questi giorni del movimento no Green pass, si preparava al corteo di domani alle 14 annunciato dagli organizzatori e autorizzato dalla Questura. E invece è arrivata  la notizia che “il preavviso del corteo è stato revocato, quindi, venerdì, stando a quanto appreso dagli organizzatori, il corteo non ci sarà”.  Il Coordinamento 15 ottobre aveva richiesto l’autorizzazione sia per lo svolgimento della manifestazione di venerdì, sia per l’occupazione di Piazza Unità d’Italia sabato 23, quando una rappresentanza dei “no Green pass” incontrerà il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli. La decisione del Coordinamento potrebbe essere legata alla manifestazione non autorizzata indetta da altri gruppi (non meglio precisati) per la mattinata di domani. “Sta circolando un volantino non ufficiale – aveva precisato dal Coordinamento 15 ottobre Matteo Schiavon – che fa riferimento a una manifestazione venerdì mattina. Se ci sarà il rischio d’infiltrazioni esterne nel corteo, noi siamo pronti ad annullarlo”. L’appello del Coordinamento: restate nelle vostre città “Per favore, ve lo chiedo con tutto il cuore. Manifestate nella vostra città. Se le forze dell’ordine ci caricano ci sono persone calde di testa e va a finire che perdiamo le nostre ragioni”. Questo l’appello lanciato sulla pagina Facebook del “Coordinamento 15 ottobre” da un portuale dopo la notizia dell’annullamento del corteo previsto domani. “Restate nelle piazze della vostra città – aggiunge – anche se siete in 4 non fa niente. Fate dei video e pubblicateli sui social. Noi portuali vi promettiamo che non molleremo la nostra battaglia contro la dittatura sanitaria”. Intanto il Comune di Trieste fa sapere che, per motivi di sicurezza, venerdì 22 e sabato 23 saranno chiuse la sala espositiva Umberto Veruda di Piazza Piccola 2 e la Sala Comunale d’Arte di Piazza dell’Unità d’Italia 4. Fedriga: il dialogo si fa con il rispetto Intanto il Presidente della Regine Friuli Venezia Giulia, Fedriga, ha dichiarato: “Come ho sempre detto, sono disposto a dialogare con tutti, però tutti gli altri cittadini che non sono a protestare – la maggioranza – esigono rispetto. Quando sento dire dai manifestanti in piazza, anche da cittadini che vengono da tutt’altre parti d’Italia, che con grande soddisfazione hanno causato un danno economico e lavorativo alla mia città, penso sia inaccettabile”. Vantarsene “è indecoroso e vergognoso. Il dialogo va bene, ma il dialogo si fa con il rispetto”.
Redazione
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