giovedì, Aprile 25, 2024

Il Ddl Zan “inciampa” al Senato per “la tagliola” del centrodestra

Il ddl Zan si ferma in Senato: Palazzo Madama ha approvato la proposta di non passaggio all’esame degli articoli del testo. La cosiddetta “tagliola” presentata da Lega e Fdi ha ottenuto 154 voti favorevoli, 131 contrari, e due astenuti. La votazione, avvenuta a scrutinio segreto, è stata accolta da un applauso. Il disegno di legge, che reca misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per sesso, genere o disabilità, tornerà in commissione non prima di sei mesi. “Noi ci aspettavamo 140 voti di chi era a favore del ddl e quindi contro la tagliola, ne mancano all’appello almeno 16”, spiegano fonti dem al Senato. Ora il Pd cercherà di capire se i franchi tiratori sono dentro il partito o nell’area più allargata che ufficialmente era a favore del ddl Zan. Per il leader della Lega, Matteo Salvini, è stata “sconfitta l’arroganza di Letta e dei 5Stelle: hanno detto di no a tutte le proposte di mediazione, comprese quelle formulate dal Santo Padre, dalle associazioni e da molte famiglie, e hanno affossato il Ddl Zan. Ora ripartiamo dalla proposte della Lega: combattere le discriminazioni lasciando fuori i bambini, la libertà di educazione, la teoria gender e i reati di opinione”. Dopo il via libera alla “tagliola”, su Twitter è arrivata la reazione del deputato Alessandro Zan. “Chi per mesi, dopo l’approvazione alla Camera, ha seguito le sirene sovraniste che volevano affossare il ddl Zan è il responsabile del voto di oggi al Senato. È stato tradito un patto politico che voleva far fare al Paese un passo di civiltà. Le responsabilità sono chiare”. Per il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, “tutti si erano schierati dalla parte dei diritti civili, ma alla fine il ddl Zan è stato spazzato via, nel segreto dell’urna, al Senato. Vergognoso”. “Il ddl Zan – ha aggiunto – doveva diventare legge in pochi giorni, invece sono passati mesi su mesi, scuse su scuse, fino a far saltare il provvedimento. Diciamocelo chiaramente: in Italia ci sono ancora forti discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali. Questa è la verità. In un Paese moderno questo è inaccettabile”. “Sul ddl Zan registriamo un passaggio a vuoto su un percorso di civiltà e di contrasto a ogni forma di discriminazione e violenza per l’orientamento sessuale”, è la reazione del leader pentastellato, Giuseppe Conte. “Chi oggi gioisce per questo sabotaggio dovrebbe rendere conto al Paese che su questi temi ha già dimostrato di essere più avanti delle aule parlamentari”. Elio Vito, con una lettera al presidente Silvio Berlusconi, ha annunciato di lasciare gli incarichi interni al partito dopo che Forza Italia ha votato al Senato a favore delle pregiudiziali sul ddl Zan che hanno bloccato l’iter della proposta di legge. “Per coerenza con le mie convinzioni, a malincuore rimetto l’incarico che mi hai affidato”, ha scritto Vito. Barbara Masini, invece, ha annunciato di aver votato contro la ‘tagliola’. “La mia storia personale e la mia coscienza mi hanno costretto a votare contro le mozione di non passaggio agli articoli presentata da Lega e FdI, andando anche contro il mio gruppo di riferimento”, ha spiegato la senatrice di Forza Italia. Voto segreto ammesso dalla presidente CasellatiIl dibattito in Senato si è acceso dopo le richieste di voto a scrutinio segreto presentate da Lega e FdI sul ddl. Richieste che la presidente Casellati ha ritenuto ammissibili. “Sono arrivate due richieste di votazione a scrutinio segreto riferite alle proposte di Lega e FdI di non passaggio agli articoli – ha detto -. Il presidente ritiene ammissibili queste due richieste di votazione segreta in base al regolamento e in base ai precedenti”. Bagarre in Aula, Casellati “censura” Santangelo (M5s) – Presto in Aula è scoppiata la bagarre. “Vincenzo Santangelo lei è un maleducato, lei è ammonito”, afferma la Casellati rivolta al senatore pentastellato. “In base al regolamento parla uno per gruppo, perciò il senatore Licheri non può parlare”, visto che ha già parlato Perilli, insiste la numero uno del Senato replicando alle proteste degli esponenti del Movimento che chiedevano di intervenire. Le urla e i gesti però continuano: “Santangelo è censurato, tra poco la allontano dall’Aula. Non mi costringa, questi gesti li fa da altre parti, non qua dentro”. Zanda: “Col voto segreto, il ddl rischia di non vedere più la luce” – “Rispetto la decisione del presidente del Senato, ma dissento”, fa sapere il senatore Luigi Zanda intervenendo in Aula. “Se il non passaggio agli articoli sarà bocciato, il ddl potrà proseguire il suo iter. Viceversa verrebbe definitivamente archiviato e non vedrà mai la luce”. Ronzulli: “La forzatura della sinistra danneggia chi chiede tutele” – “Difendere i diritti non significa scriversi in mano ‘ddl Zan’ a favore di telecamera e selfie”, afferma invece Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato. “Avete voluto forzare i tempi, perché non vi interessa una buona legge, vi interessa ‘fare qualcosa di sinistra’. Questo dimostra in tutta evidenza solo una cosa: a voi delle persone Lgbt, dei loro drammi personali e travagli interiori, degli insulti, delle minacce e delle violenze di cui sono vittima, non interessa assolutamente nulla”. Bellanova: “Sui diritti non si fa nessun gioco” – “Sui diritti non si fa nessun gioco”, dichiara il presidente di Italia Viva, Teresa Bellanova. “Non ci si trincera nel segreto dell’urna. Ognuno si assuma la responsabilità di far sapere da che parte sta. No al voto segreto”.
Redazione
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