sabato, Aprile 20, 2024

Covid, l’allarme del professor Walter Ricciardi: “Siamo nella quarta ondata”

Dipenderà da noi se “la quarta ondata pandemica, che si sta rialzando nel mondo, “sarà un’ondina’. Se continueremo a comportarci bene, se faremo prontamente le terze dosi di vaccino anti Covid, se cercheremo di gestire i test e il tracciamento nelle scuole in maniera adeguata, questa rimarrà un’ondata piccola e non travolgente come sta succedendo in altri Paesi”. Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, ospite a SkyTg24, ricordando che “tra gennaio e febbraio scadono i sei mesi dalla vaccinazione anti Covid per milioni di italiani, queste persone dovranno proteggersi perché altrimenti, nei primi due mesi dell’anno, potremo vedere che l”ondina’ pandemica che si registra in Italia, diventa un’ondata più forte. Ma noi, rispetto ad altri Paesi, siamo messi molto, molto bene”. “Questa pandemia – ha aggiunto Ricciardi – ha dimostrato di avere dei cicli temporali molto ben definiti e, chiaramente, c’è una corrispondenza anche con la popolazione suscettibile, cioè quella che può essere soggetta all’infezione che è innanzitutto quella dei non vaccinati – e in questo momento la pandemia è sostanzialmente la loro – però coinvolge anche quelli che, attenuando la loro protezione, possono infettarsi. Va ricordato che la terza dose, quindi, va fatta per impedire la circolazione del virus e per impedire conseguenze gravi sulla persona. Il vaccino protegge contro gli eventi gravi anche a distanza superiore ai sei mesi ma dai sei mesi in poi si attenua la protezione”. L’Italia, comunque, “in questo momento è tra i Paesi migliori perché abbiamo un’alta copertura vaccinale e abbiamo il Green pass estensivo che consente di frequentare gli ambienti interni con un alto livello di sicurezza. Se noi continuiamo anche con comportamenti individuali in sintonia con tutto questo noi protremmo superare l’inverno in maniera adeguata. Naturalmente è molto importante il richiamo vaccinale”, ha concluso. Ricciardi ricorda che “in tutto il mondo il Covid sta aumentando per tre motivi contemporanei. Il primo è l’inverno che ci costringe a stare in luoghi chiusi e stare uno vicino all’altro. Il secondo è la mancata copertura vaccinale di percentuali elevate di popolazione. Questo non è il nostro caso ma in Romania e Bulgaria è una strage. E poi c’è il problema dell’attenuazione vaccinale: le persone che sono state vaccinate più di 6 mesi fa cominciano ad attenuare la loro protezione. E con questa variante Delta, che è straordinariamente contagiosa, cominciano a infettarsi”. “A tutto questo si accoppia il fatto che siamo più ‘mobili’ – ha aggiunto Ricciardi – usiamo meno le mascherine, stiamo meno attenti alla distanza di sicurezza, siamo tutti stanchi e quindi non siamo ligi sui comportamenti. Tutto questo fa rialzare la nuova ondata pandemica “. Quanto all’ipotesi di esportare in Italia il modello austriaco di un lockdown solo per i non vaccinati, Ricciardi ritiene che “in questo momento non ne abbiamo bisogno perché, di fatto, le misure che attualmente sono state prese servono a tenere sotto controllo, come sta succedendo, l’epidemia di Covid. Certo con il passare del tempo dovremmo pensarci, alla correzione del Green pass, che attualmente è consentito anche a coloro che hanno un tampone antigenico”. Ricciardi ricorda che “il tampone antigenico presenta un 30% di falsi negativi, quindi dà un falso senso di sicurezza. E con la variante Delta è estremamente pericoloso perché, se una persona con un falso negativo entra all’interno di un ambiente in cui ci sono soggetti suscettibili, fatalmente l’infezione si verifica. Con il passare del tempo, ma è solo una mia opinione personale, dovremo passare alla regola delle due G (guariti e vaccinati, in tedesco) invece che le tre G (guariti, vaccinati e testati)” .
Redazione
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